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Meno tasse se togli i videopoker: il progetto parte nelle Marche

La città di Grottammare introduce uno sconto del 30% sulla Tari, la tassa sui rifiuti. L’assessore al commercio: “Ci è sembrato corretto dare un segnale anche a quelle attività che decidono di andare controcorrente e operare con una particolare attenzione all’etica”.
A cura di D. F.
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Un paio di mesi fa vi avevamo raccontato della proposta avanzata dall'Associazione Rien Ne Va Plus ad alcuni comuni marchigiani: quella di abbassare le tasse sui rifiuti ai gestori di locali che eliminano i cosiddetti "videopoker". Un'iniziativa che andava nella direzione di combattere quella che sta diventando una patologia molto seria – quella da gioco – che colpisce ogni anno migliaia di cittadini. Ebbene, la proposta è stata recepita dal Comune di Grottammare che, nel suo ultimo consiglio comunale, svoltosi venerdì, ha approvato l'incentivo fiscale dedicato ai locali virtuosi che rinunciano al gioco d'azzardo. Spiega l'Osservatore Quotidiano: "Come San Benedetto e Cupra Marittima, anche Grottammare si è impegnata a disincentivare la diffusione del gambling introducendo lo sconto del 30% sulla Tares per tutte le attività di somministrazione che hanno deciso di non proporre giochi con vincite in denaro". A dire il vero, però, lo sconto non sarà sulla Tares, bensì sulla Tari, come è stata denominata la nuova imposta sui rifiuti. Lorenzo Rossi, assessore al Commercio del Comune di Grottammare, ha affermato: "Abbiamo formalizzato un obiettivo che ci eravamo preposti. Ci è sembrato corretto dare un segnale anche a quelle attività che decidono di andare controcorrente e operare con una particolare attenzione all'etica".

"Il gioco d’azzardo è ormai una realtà presente in ogni città – spiega la dottoressa Paola Modestini, responsabile del servizio della cooperativa sociale onlus Ama-Aquilone – non solo confinata all’interno delle pur numerose sale slot, ricevitorie, tabaccherie e sale scommesse ma ben diffusa nei luoghi del quotidiano, come bar, ristoranti, gelaterie, locali d’intrattenimento e altri ancora. Per questo motivo abbiamo proposto agli enti locali di provvedere all’istituzione di apposite agevolazioni economiche che rendano meno conveniente la pratica del gioco d’azzardo per gli esercenti".

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