Maria Falcone sull’hotel confiscato alla mafia dato al nipote di Brusca: “È una cosa che ferisce”

"Non sono procedure irregolari. È una cosa che però ferisce vedere come tante volte vengono maneggiate quelle che sono state le disposizioni iniziali". A Fanpage.it Maria Falcone, la sorella del giudice Giovanni ucciso da Cosa Nostra nella strage di Capaci, commenta la notizia dell'hotel nella centrissima Palermo confiscato alla mafia e poi finito nella mani del nipote di Giovanni Brusca. Ha aggiunto poi: "Se tutto ciò è legale e se entrano in volontà di legge io non posso dire nulla".
Certo è che per chi conosce Palermo questo l'hotel quattro stelle "Garibaldi" non è proprio l'ultimo hotel della città. O meglio, non è nascosto in un quartiere periferico ma è nella piazza principale: si trova a due passi dal teatro Politeama ed è uno degli hotel a quattro stelle rimasti in quelle vie. L'hotel Garibaldi ora è gestito da Giorgio Cristiano, il nipote appunto dell'ex boss Giovanni Brusca responsabile tra i diversi omicidi anche della Strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. L'immobile era stato sequestrato alla mafia nel 2020 e nel 2021 assegnato dal Tribunale di Palermo – con il parere favorevole della Procura del capoluogo, della Questura e dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati – all'azienda Cribea srl, ovvero quella di Giorgio Cristiano. Dopo la notizia di Fanpage.it sono state avviati tutti gli accertamenti del caso. Anche da parte della commissione parlamentare antimafia.
Certo è che questa notizia solleva un'altro punto di riflessione. Tutto il patrimonio dei collaboratori di giustizia viene confiscato? Dove i mafiosi (o ex mafiosi) nascondono il frutto di tanti anni di attività illegale? Maria Falcone spiega così: "So che per legge il collaboratore di giustizia deve dichiarare tutto il suo patrimonio. Una volta che inizia la collaborazione l'ex boss riceve qualcosa al mese per vivere lui e la sua famiglia. Poi se alcuni beni non vengono dichiarati o non trovati dalle autorità giudiziarie è tutta un'altra questione".