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Covid 19

Mantovani (Humanitas): “In autunno richiamo per tutti con un vaccino anti Covid aggiornato”

Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas: “La speranza è che per l’autunno si possa avere un vaccino aggiornato, più efficace sia verso la malattia sia verso il contagio, e che venga somministrato insieme all’antinfluenzale”,
A cura di Davide Falcioni
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Dopo l'estate potrebbe essere necessario somministrare una nuova dose di vaccino non solo agli over ottanta e ai soggetti fragili, ma alla popolazione generale. A dirlo Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e presidente di Fondazione Humanitas per la ricerca, in un'intervista rilasciata a ‘La Stampa'. "La speranza – spiega – è che per allora si possa avere un vaccino aggiornato, più efficace sia verso la malattia sia verso il contagio, e che venga somministrato insieme all'antinfluenzale", perché "l'influenza può diventare molto rischiosa se si somma al Covid". Lo spiega  in vista di un intervento dell'immunologo questo pomeriggio alle 17.30, al Centro congressi Santo Volto di Torino sul tema pandemia. L'ideale, secondo lo scienziato, "sarebbe un vaccino che prevedesse pure le varianti future" di Sars-CoV-2. "Dico che è un sogno perché è stato coltivato a lungo per l'influenza – ricorda – senza successo". Quanto alla decisione delle categorie alle quali viene già proposta in questi giorni la quarta dose, Mantovani la ritiene "una soluzione saggia, anche se ci sono pochi dati. Sulla sicurezza e sull'utilità a breve tempo" del secondo booster "non ci sono dubbi. Anche se – precisa – uno studio di Vax4frail, consorzio che raggruppa 13 istituti di ricerca italiani, dimostra che tra anziani e fragili c'è grande variabilità di risposta alla quarta dose. Detto questo, nulla di strano: già per altri vaccini si ripetono le dosi ai soggetti che non rispondono bene".

Mantovani: "Se il Green Pass verrà tolto ne sentirò la mancanza"

Sull'utilizzo delle mascherine, lo scienziato raccomanda prudenza. "Come tutti anch'io sono stufo di portare la mascherina, ma continuerò a farlo al chiuso e negli assembramenti", assicura, consigliando di fare lo stesso "soprattutto agli over 80 e a chi ha patologie particolari". Al chiuso "si può togliere l'obbligo", prospetta Mantovani in vista della scadenza del 30 aprile, però "con una raccomandazione molto forte nei confronti delle persone anziane e fragili, e ricordando che ognuno di noi ne frequenta". Quanto al Green pass, "rispetto l'idea di toglierlo – risponde lo specialista – ma ci sono affezionato e mi piace farlo controllare anche quando non me lo chiedono". Per questo, da scienziato "posso dire che lo trovo utile, anche nella versione rafforzata. E se verrà tolto, ne sentirò la mancanza". Non solo: senza pass nei locali i vaccinati si troveranno a contatto con i non vaccinati, e "anche se i vaccinati con tre dosi o i guariti con due dosi sono tuttora molto protetti verso la malattia grave", conferma l'immunologo, sarebbe meglio "evitare pure le infezioni leggere".

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