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Roma, in corteo per difendere la Costituzione: “È l’unica strada maestra”

Mobilitazione nella Capitale Roma indetta da Stefano Rodotà, Maurizio Landini e Don Ciotti in difesa della Carta. Si va verso un nuovo soggetto politico autonomo dal centrosinistra Pd-Sel?
A cura di D. F.
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Da Maurizio Landini a Stefano Rodotà, da Don Luigi Cotti ai militanti di Rifondazione Comunista, passando per le tante altre realtà della sinistra italiana, che scendono in piazza oggi a Roma per la manifestazione in difesa della Costituzione, "la Via Maestra". Il corteo è partito alle 14 da Piazza della Repubblica, e sta percorrendo in queste ore via Vittorio Emanuele Orlando, Largo di Santa Susanna, Via Barberini, Piazza Barberini, Via Sistina, Piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Minti, Via Gabriele D’Annunzio per giungere in Piazza del Popolo, dove si terrà il comizio finale dei promotori. Molto attesi soprattutto gli interventi di Rodotà e Landini, che secondo alcuni osservatori starebbero iniziado – con la manifestazione di oggi – la costruzione di un nuovo soggetto politico autonomo dal centrosinistra.

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"Di fronte alle miserie, alle ambizioni personali e alle rivalità di gruppi spacciate per affari di Stato – recita l'appello – invitiamo i cittadini a non farsi distrarre. Li invitiamo a interrogarsi sui grandi problemi della nostra società e a riscoprire la politica e la sua bussola: la Costituzione. La dignità delle persone, la giustizia sociale e la solidarietà verso i deboli e gli emarginati, la legalità e l’abolizione dei privilegi, l’equità nella distribuzione dei pesi e dei sacrifici imposti dalla crisi economica, la speranza di libertà, lavoro e cultura per le giovani generazioni, la giustizia e la democrazia in Europa, la pace: questo sta nella Costituzione. La difesa della Costituzione non è uno stanco richiamo a un testo scritto tanti anni fa. Non è un assurdo atteggiamento conservatore, superato dai tempi. Non abbiamo forse, oggi più che mai, nella vita d’ogni giorno di tante persone, bisogno di dignità, legalità, giustizia, libertà? Non abbiamo bisogno di politica orientata alla Costituzione? Non abbiamo bisogno d’una profonda rigenerazione bonificante nel nome dei principi e della partecipazione democratica ch’essa sancisce?".

Tuttavia la vigilia della manifestazione è stata caratterizzata anche da qualche polemica. Numerosi movimenti di lotta hanno duramente criticato l'aperta contrapposizione tra il corteo di oggi e quello di venerdì e sabato prossimo, al quale prenderanno parte sindacati di base, No Tav e altri gruppi autonomi, oltre ai partiti della sinistra radicale. Nel mirino, in particolare, le prese di distanza di Stefano Rodotà, evidentemente timoroso che sabato prossimo l'esito potrebbe essere violento, simile a quello del 15 ottobre 2011.

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