Mangia troppe lenticchie e si lacera l’esofago, operato d’urgenza e ricoverato in Rianimazione a Trento

Dopo le abbuffate natalizie e gli eccessi a tavola non è raro trovarsi alle prese con mal di stomaco e gonfiori ma quanto accaduto a un uomo trentino di 77 anni dopo una grande mangiata di lenticchie in casa ha rischiato seriamente di trasformarsi in tragedia. Alle prese con violenti conati di vomito per indigestione da lenticchie, infatti, l’uomo non è riuscito a vomitare provocandosi una grave lesione all'esofago che a sua volta ha permesso il passaggio di cibo nel torace che lo stava quasi uccidendo.
Il singolare quanto pericolosissimo incidente è avvenuto il giorno di Santo Stefano quando per l’uomo è stato necessario il trasporto immediato all'ospedale S. Chiara di Trento e una operazione chirurgica d’urgenza per salvarlo. Il cibo finito nel torace aveva causato una grave infezione e un rapidissimo deterioramento delle condizioni generali del 77enne che era collassato.
Fondamentale a questo punto il tempestivo intervento dei medici di emergenza e dell'Unità operativa chirurgia generale dell’ospedale di Trento. I sanitari in pronto soccorso infatti hanno subito capito che la situazione era drammatica e l’uomo rischiava la vita. Per questo hanno subito allertato i colleghi del reparto dove l’uomo è stato traferito per essere operato d’urgenza.
Vista la singolarità del caso, nonostante il giorno festivo, è stato prontamente chiamato anche il primario, il dottor Alberto Brolese, che però si trovava a casa in Veneto per le vacanze natalizie. A questo punto tutti si sono mobilitati per raggiungere il risultato.
Come ricostruisce l’Adige, il chirurgo si è subito messo in auto per percorrere i duecento chilometri necessari a raggiungere l’ospedale e il paziente. Purtroppo però lungo l'A22 c'era una lunga colonna di macchine ma il medico si è messo sulla corsia di emergenza segnalando l'urgenza con un fazzoletto bianco ma è stato intercettato dalla polizia.
“Gli agenti mi hanno chiesto spiegazioni e quando ho detto loro il perché del mio comportamento, mi hanno aiutato. Con le sirene accese mi hanno scortato fino all'ospedale Santa Chiara. Hanno dimostrato grande professionalità e grazie al loro aiuto sono arrivato in tempo” ha ricostruito il medico al quotidiano. Grazie alla collaborazione degli agenti, il medico infatti ha potuto raggiungere in tempo la sala operatoria dove intanto tutto era già pronto.
Durante l’operazione, durata oltre quattro ore, i medici hanno dovuto aspirare tutto il cibo che era fuoriuscito nel torace e suturare infine l'esofago. Un intervento decisivo e determinante per la sopravvivenza del paziente. L’uomo resta però ricoverato in Rianimazione in condizioni gravi.