132 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Maltempo in Sicilia, campi allagati dopo il ciclone Helios: “Non c’è manutenzione per i fiumi”

Si contano i danni dopo il ciclone che ha investito la Sicilia negli ultimi giorni. Particolarmente colpite le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Annunciato lo stato di crisi.
A cura di Gabriella Mazzeo
132 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo l'ondata di maltempo che ha colpito la zona orientale della Sicilia, inizia la conta dei danni per le colture e l'agricoltura. La Coldiretti ha denunciato la cronica assenza di lavori di pulizia del letto dei fiumi, mentre la tempesta ha sradicato decine di alberi e allagato le zone rurali. Intere campagne sott'acqua secondo la Coldiretti che sottolinea che il ciclone ha provocato danni anche alle serre e alla raccolta di ortaggi e agrumi. "Questo è il risultato di 24 eventi estremi tra temporali e raffiche di vento che hanno flagellato per giorni le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Il gelo rischia di dare il colpo di grazia ai raccolti dopo il calo delle temperature anomalo delle settimane precedenti".

Immagine

L'Italia è al momento spaccata in due con il Sud sott'acqua e il Nord che fa i conti con una grave siccità dopo un 2022 caratterizzato dalla caduta del 40% di precipitazioni in meno. Secondo la Cia – Agricoltori italiani per la regione Sicilia, occorrerebbe la regimazione delle acque per utilizzare gli accessi durante l'estate in periodo di siccità.

"Ci sono decine di aziende in crisi – ha sottolineato il presidente della Cia Sicilia, Graziano Scardino, che ha inviato una lettera all'assessore regionale all'Agricoltura Luca Sammartino sulla crisi provocata dal ciclone mediterrano Helios. "Il ciclone ha provocato danni strutturali e infrastrutturali oltre che problemi ad alcune produzioni. L'esondazione di alcuni corsi d'acqua produce danni esattamente come può accadere con la mancanza totale di irrigazione. Dobbiamo invasare quest'acqua in eccesso e saperla distribuire, questa è una necessità dell'agricoltura siciliana non più rinviabile"

Immagine

Nel frattempo, vista la situazione di forte crisi, il presidente della Regione Renato Schifani ha sorvolato le zone più colpite con il responsabile della protezione civile siciliana Salvo Cocina e ha annunciato che presto verrà dichiarato lo stato di crisi. Si farà uso dei fondi regionali e di parte di quelli di extra regionali per far fronte non solo alla crisi strutturale provocata dal ciclone, ma anche ai danni riportati dal settore agricolo. "Dobbiamo prendere atto che la natura è cambiata e adeguare il sistema di protezione dei territori. Le gravissime ondate di calore estive e le forti precipitazioni in inverno mettono in discussione la tenuta del nostro tessuto sociale, del sistema logistico e di quello economico".

132 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views