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Intossicazione alimentare Campobasso

Madre e figlia morte a Campobasso, l’ipotesi di un’epatite fulminante. L’esperto: “Può causarla un fungo”

Mercoledì l’autopsia sul corpo di Antonella Di Ielsi, 50 anni, e Sara Di Vita, 15 anni, madre e figlia morte a poche ore di distanza per una sospetta intossicazione a Campobasso. Per cercare di capire cosa può essere successo abbiamo parlato con Maurizio Bissoli, responsabile del Centro AntiVeleni dell’ospedale Niguarda di Milano.
Intervista a Maurizio Bissoli
Responsabile del Centro AntiVeleni dell'ospedale Niguarda di Milano
A cura di Giorgia Venturini
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Antonella Di Ielsi
Antonella Di Ielsi
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Mercoledì 31 dicembre verrà eseguita l'autopsia su Antonella Di Ielsi, 50 anni, e Sara Di Vita, 15 anni, madre e figlia morte a poche ore di distanza per una sospetta intossicazione. Le due si erano presentate al pronto soccorso dopo la cena della sera della Vigilia di Natale per poi essere mandate a casa dopo una prima visita dei medici dell'ospedale di Campobasso. Stando a quanto riferito in un comunicato stampa della Procura, la giovane si sarebbe recata in ospedale due volte prima del decesso. La Squadra Mobile intanto ha sequestrato le cartelle cliniche e i resti degli alimenti nell’abitazione della famiglia a Pietracatella. Cinque persone, tra medici e personale sanitario, sono sotto indagine.

Il sospetto è che la famiglia abbia mangiato qualcosa di fatale prima della cena della Vigilia quando erano presenti altre dieci persone che però non hanno presentato sintomi. Il padre della 15enne, nonché marito di Antonella, è stato ricoverato allo Spallanzani di Roma: anche lui ha avuto sintomi e ora si trova nel reparto di rianimazione del nosocomio romano dove c'è anche la figlia più grande, che però è sempre stata bene.

Da una prima ipotesi sulle cause si fa riferimento a una epatite fulminante, ma tutto verrà accertato dall'autopsia. Per cercare di capire cosa può essere successo abbiamo parlato con Maurizio Bissoli, il responsabile del Centro AntiVeleni dell'ospedale Niguarda di Milano: secondo il medico, un alimento che potrebbe portare a conseguenze gravi in poco tempo è il fungo.

Per il caso della mamma e figlia morte a Campobasso si sta parlando di epatite fulminante, di cosa si tratta? 

Epatite fulminante è un termine un po' generico e anche direi poco scientifico. Si fa riferimento a un danno epatico rapidissimo, che si sviluppa in pochi giorni e che porta alla distruzione delle cellule del fegato. La persona o muore o deve essere subito sottoposta a trapianto. L'unico cibo che porta all'epatite fulminante è il fungo. Le varie intossicazioni da pesci possono portare a un'epatite, ma non fulminante. Non così rapida. Unico cibo quindi è legato all'Amanita falloide, ovvero un fungo mortale.

Si tratta di funghi raccolti e giudicati per sbaglio sani oppure c'è il rischio di trovarli anche in commercio? 

In commercio no. In Italia con i controlli che ci sono non è mai successo. Si tratta di funghi raccolti o regalati da amici che li hanno raccolti. In questo periodo non ci sono funghi, però può capitare che una volta raccolti vengano cotti, congelati e tenuti in freezer per poi usarli in questi giorni di feste.

Quali sono i sintomi di una epatite fulminante? 

Sono stanchezza improvvisa e spesso dolore a livello del fianco destro, ovvero dove c'è il fegato. Poi un decadimento di tutte le funzioni vitali: c'è una insufficienza renale conseguente e l'acidosi. Insomma, la persona va in coma. Si parla di "fulminante" ma devono essere passati cinque-sei giorni prima di arrivare al decesso. I funghi velenosi esordiscono sempre con una sintomatologia gastroenterica, vomito e diarrea per poi portare, alcuni, al danno epatico

Esistono altri casi di intossicazione che portano a un decesso, oltre all'epatite fulminante? 

Altri casi di intossicazione alimentare che portano a un'insufficienza renale acuta sono sempre causati dai funghi. Altri sono legati al botulino. Sono gli unici casi, a meno che non ci sia la contaminazione di particolari sostanze. Quest'ultimo caso non è dovuto a una sostanza specifica ma piuttosto a una contaminazione batterica. Quindi se parliamo di intossicazione, si fa riferimento solo a funghi o botulino.

Quali consiglio può dare dottore a chi deve preparare le cena in questi giorni di festa? 

Bisogna stare attenti ai funghi. Ripeto, in questo periodo spesso vengono cucinati funghi raccolti e regalati da amici. Insomma non venduti a livello commerciale e non controllati. Spesso vengono messi sott'olio e usati in questi giorni di feste. Bisogna stare molto attenti perché c'è la possibilità di un rischio reale. Anche nel caso del botulino si tratta di prodotti fatti in casa.

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