Macerata, arrestato uno degli stranieri vittima del raid razzista di Traini

Era stato vittima del terribile raid razzista di Luca Traini il 3 febbraio scorso a Macerata ma, nonostante fosse stato colpito ad una gamba e ricoverato in ospedale, si era allontanato facendo perdere le sue tracce tanto che i medici avevano lanciato un appello perché tornasse per farsi curare. Ora il suo volto e il suo nome sono ricomparsi per caso durante l’operazione “Scuole sicure” della polizia di stato proprio a Macerata. Stiamo parlando di un cittadino nigeriano di 27 anni che era stato colpito ad una gamba da un proiettile sparato da Traini. L'uomo nelle scorse ore infatti è stato beccato mentre si aggirava nei pressi di una scuola locale durante i controlli antidroga della polizia per l'inizio dell'anno scolastico. Il 27enne avrebbe tentato di fuggire e, dopo aver ingoiato un involucro presumibilmente contenente droga,  ha reagito agli agenti della Squadra Mobile che infine lo hanno arrestato.

Al momento l'accusa a suo carico è di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, non di spaccio perché sull'involucro sono ancora in corso accertamenti. Arrivato in Italia due anni fa, dei sette feriti nel raid di traini era quello con il passato meno chiaro. Alla questura di Macerata infatti risultava già più volte segnalato, con precedenti proprio per spaccio. Secondo quanto ipotizzato dagli agenti, il 27enne si trovava in zona Convitto per vendere droga, non direttamente ai ragazzini ma agli adulti. Gli agenti colpiti con calci e pugni se la sono cavata con lesioni guaribili in 15 giorni. Nell'ambito della stessa operazione davanti alle scuole di Macerata i poliziotti hanno fermato anche un cittadino gambiano di 40 anni che era in possesso di eroina. È stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente oltre che per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.