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News sull'omicidio di Anica Panfile a Treviso

L’omicidio di Anica Panfile e l’arresto di Franco Battaggia, cosa sappiamo: “Attirata in casa e uccisa”

Franco Battaggia, noto alle cronache locali da decenni, è da ieri in carcere. La 31enne madre di quattro figli era stata trovata cadavere a maggio nelle acque del fiume Piave a Spresiano, in provincia di Treviso.
A cura di Susanna Picone
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La svolta nelle indagini per l’omicidio di Anica Panfile, 31enne di origini romene il cui cadavere era stato ritrovato nelle acque del fiume Piave a Spresiano, in provincia di Treviso, lo scorso 21 maggio, è arrivata ieri, quando i carabinieri hanno arrestato Franco Battaggia per i reati di omicidio e tentata soppressione di cadavere aggravata.

Battaggia, 77enne noto alle cronache anche per essere stato un esponente della Mala del Brenta di Felice Maniero, era stato per alcuni anni il datore di lavoro della vittima, ed era indagato a piede libero dal giugno scorso per la morte della giovane donna, mamma di 4 bimbi.

Perché Battaggia avrebbe ucciso Anica Panfile? Secondo alcune indiscrezioni emerse in queste ultime ore, i due avrebbero avuto una relazione. Gli accertamenti medico legali disposti sul corpo di Anica Panfile hanno appurato che la donna è morta per "traumatismo plurimo cranio-celebrale" e per "sindrome asfittica". In altre parole è morta per i numerosi colpi alla testa e perché soffocata. Anica presentava segni di intossicazione da cocaina.

Anica Panfile
Anica Panfile

Dopo l’omicidio di Anica Panfile Battaggia – ultimo ad aver visto la donna da viva – aveva raccontato ai carabinieri che Panfile aveva un debito e che lui l'aveva aiutata. Quello, a suo dire, sarebbe stato il loro ultimo incontro, il 18 maggio 2023. Le successive indagini, affidate ai carabinieri del Ris nella casa e nell'automobile dell'indagato, avevano però restituito elementi tali da prefigurare uno scenario diverso.

Sarebbero state rinvenute tracce del Dna della donna in una camera di Battaggia, con tentativi di cancellazione, e residui di cocaina analoghi a quelli rintracciati nel sangue della vittima. La dinamica ora ritenuta più plausibile per la morte della donna è che sarebbe stata attirata in casa, forse col pretesto di consumare cocaina, e poi picchiata a morte, probabilmente come reazione a un rapporto sessuale non voluto. Da ieri Battaggia si trova nel carcere di Santa Bona.

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