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Covid 19

L’immunologo Gorini: “Anche i giovani facciano la quarta dose, il sistema immunitario va allenato”

L’immunologo Giacomo Gorini a Fanpage.it: “Dobbiamo pensare al sistema immunitario come a un muscolo che è bene tenere costantemente allenato. Per farlo basta vaccinarci”.
Intervista a Dott. Giacomo Gorini
Immunologo
A cura di Davide Falcioni
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Nell'ultima settimana in Italia si è registrato un vero e proprio boom di contagi Covid.

Secondo la Fondazione Gimbe – con un incremento delle infezioni del 52% in 7 giorni – siamo di fatto all'inizio di una nuova ondata. Si assiste inoltre a una ripresa dei ricoveri sia ordinari (+31,8%) che in terapia intensiva (+21,1%).

Le somministrazioni di quarte dosi invece stentano a decollare: solo il 33,5% della popolazione over 80 ha ricevuto il secondo richiamo, percentuale che cala al 17% nella fascia 70-79 anni e al 9,8% in quella 60-69 anni. Tra i più giovani, invece, non si raggiunge ancora l'1%. Sebbene sia vero che costoro rischiano meno di contrarre forme gravi di malattia, è altrettanto vero che sarebbe opportuno anche per loro proteggersi.

Fanpage.it ha interpellato il dottor Giacomo Gorini, immunologo di 33 anni che lavorato al National Institutes of Health del governo statunitense, collaborando con il team del professor Anthony Fauci, poi a Cambridge e infine ad Oxford, in cui ha fatto parte del gruppo che ha sviluppato il vaccino anti-Covid-19 distribuito da AstraZeneca. Gorini è inoltre autore – per Piemme – del saggio Malattia Y. Dal vaccino alle nuove frontiere della medicina.

Il dottor Giacomo Gorini
Il dottor Giacomo Gorini

Perché secondo lei le somministrazioni di quarte dosi di vaccino non decollano?

Forse non sono la persona più adatta a cui chiedere, ma penso che dietro la decisione di non fare la quarta dose di vaccino non ci siano ragioni scientifiche bensì psicologiche. Proprio grazie alle vaccinazioni il Covid non è più percepito dalla popolazione come un'emergenza sanitaria, quindi si sta verificando quello che prima della pandemia accadeva con i vaccini contro il morbillo, vittime del loro stesso successo. Ricordiamo però che Covid è sempre lì: non ci ritroveremo nella situazione di marzo/aprile del 2020, ma se noi gliene daremo l'opportunità il virus farà ancora molti danni. Per evitarlo basta vaccinarsi.

Da alcuni giorni sono disponibili anche in Italia vaccini bivalenti contro il Covid. Quali sono le loro caratteristiche?

Dai dati disponibili in vitro e dopo studi su animali sappiamo che – rispetto al vaccino contro la proteina Spike originale – questi bivalenti sviluppati contro le nuove varianti Omicron inducono una risposta anticorpale più alta. Siamo in attesa di dati sulla popolazione per sapere quanto i nuovi vaccini proteggano dal contagio e dalla malattia grave.

La quarta dose di vaccino viene raccomandata agli anziani e alle persone più fragili. Ma è opportuno che la ricevano anche i giovani?

È fondamentale incoraggiare a vaccinarsi soprattutto i nostri nonni e genitori. Tuttavia io ho 33 anni e due giorni fa ho fatto la quarta dose. Come sappiamo i giovani corrono rischi sensibilmente inferiori rispetto agli anziani, ma il Covid può essere comunque una malattia molto debilitante, anche se non si finisce in ospedale. Pensiamo ad esempio alle conseguenze del long Covid. Credo che a fronte di un piccolo sacrificio – quello di recarsi in un centro vaccinale – i vantaggi siano innegabili, anche per ragazzi e ragazze. In fondo dobbiamo pensare al sistema immunitario come a un muscolo che è bene tenere costantemente allenato.

Ci spiega meglio questa similitudine?

Quando ci vacciniamo nel nostro organismo viene rimpinguata la riserva di cellule pronte ad attaccare il virus. Non sappiamo ancora come mai, ma tali cellule con il Covid diminuiscono abbastanza rapidamente e di conseguenza sono necessari dei richiami periodici di vaccino. In fondo i coronavirus sono noti per la loro capacità di evadere la risposta immunitaria dopo un po' di tempo.

C'è ancora chi sostiene che le ripetute vaccinazioni favoriscano l'insorgere di varianti più resistenti e aggressive. Ci spiega perché è falso?

Al contrario. Il vaccino, limitando l'infezione, riduce la replicazione virale all'interno del nostro corpo e di conseguenza le possibili mutazioni del virus.

Molti hanno tre ricevuto tre dosi di vaccino e si sono anche infettati. Costoro sono più protetti dal contagio? Anche loro farebbero bene a vaccinarsi nuovamente?

Sì. Siamo all'inizio di una nuova ondata di contagi e sarebbe opportuno anche per chi ha immunità ibrida (vaccino + infezione) prepararsi a un periodo in cui i rischi di contrarre il Covid aumentano.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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