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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, il marito regalava le sue cose pochi giorni prima del ritrovamento del corpo

Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich scomparsa nel dicembre 2021 e trovata morta nel gennaio 2022, aveva regalato una bici appartenuta alla 63enne e una sua macchina fotografica pochi giorni prima del ritrovamento del cadavere. L’uomo aveva negato la circostanza ai microfoni di “Chi l’ha visto?” nel 2022, tre mesi dopo la scomparsa, ma poi, sentito dagli inquirenti, ha raccontato di aver dato via la macchina fotografica un anno dopo il fatto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sebastiano Visintin aveva regalato alcuni oggetti di Liliana Resinovich prima del ritrovamento del cadavere della moglie, avvenuto il 5 gennaio 2022 nei giardini dell'ex Opp di Trieste. I regali erano stati fatti ad alcuni amici della Carnia, Laura e Pino. Alla coppia aveva dato una macchina fotografica e una bicicletta, così come aveva raccontato la stessa Laura a  "Chi l'ha visto?".

Tre mesi dopo la scomparsa di Resinovich e circa un mese dopo il ritrovamento del cadavere, il giornalista della trasmissione Rai, Paolo Andriolo, aveva provato a chiedere al marito della 63enne, Sebastiano Visintin, dei due oggetti personali di Lilly regalati. In quell'occasione, lui aveva riferito di non aver "mai regalato la bicicletta di Liliana" e aveva sottolineato, anche con un certo fastidio, di aver donato la macchina fotografica insieme alla moglie circa 3 anni prima del decesso. Successivamente, sempre al microfono della trasmissione Tv, l'uomo aveva ritrattato dicendo che le macchine fotografiche in casa erano "tutte di sua proprietà" e che nessuna mancava all'appello. L'intervista è stata mandata in onda nella puntata del 28 maggio 2025.

Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

Un anno dopo la scomparsa di Resinovich, Sebastiano ha raccontato agli inquirenti di aver effettivamente dato via una macchina fotografica, spiegando di averla lasciata ad alcuni amici della Carnia. A distanza di 4 anni dal delitto, Visintin è indagato per omicidio ed è l'unico iscritto al registro degli inquirenti. Sul corpo della 63enne sono stati disposti nuovi accertamenti e i legali di Visintin hanno chiesto l'incidente probatorio.

Tre mesi dopo la scomparsa di Liliana, avvenuta ormai 4 anni fa, Visintin definiva il suicidio "improbabile" e immaginava che qualcuno potesse aver fatto del male alla donna proprio ai microfoni di "Chi l'ha visto?". Oggi l'ipotesi di un gesto estremo è quella portata avanti dalla sua difesa.

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