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La morte di Liliana Resinovich

Liliana Resinovich, il fratello Sergio su Visintin: “Mi chiese di un’app per la GoPro, aveva premeditato”

Il fratello di Liliana Resinovich, Sergio, è tornato a parlare della GoPro formattata dal marito della 63enne trovata morta il 5 gennaio 2022 nei giardini dell’ex Opp di Trieste. Il dispositivo elettronico è stato ora sequestrato. A Fanpage.it rivela: “A fine novembre 2021 mi chiese di installare sul suo cellulare un’app per la GoPro, ma ne aveva già una. Sono convinto che avesse premeditato tutto”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Spero che adesso si inizino a fare gli accertamenti tecnici che fino a oggi non sono stati fatti, la GoPro non era mai stata sequestrata finora". A parlare è il fratello di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 a Trieste e trovata morta il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell'ex Opp. La GoPro di Sebastiano Visintin, marito della donna oggi indagato per la sua morte, sarebbe stata formattata il 13 giugno 2023, quando il gip dispose ulteriori accertamenti sulla morte della 63enne rifiutando l'archiviazione del caso.

Visintin sostiene di aver spostato i filmati realizzati con il dispositivo la mattina della scomparsa della 63enne in alcuni hard disk già consegnati alle forze dell'ordine e di aver formattato la memoria della telecamera solo perché il contenuto era già stato trasferito altrove.

"Non è vero – afferma Sergio Resinovich, intervistato da Fanpage.it -. Dalle carte non risulta che sia mai stato sequestrato quel materiale e non risulta che la GoPro sia stata analizzata e poi restituita a Visintin. Neanche il cellulare che usava tra il 2021 e l'inizio del 2022 era mai stato analizzato".

Secondo quanto sostiene Resinovich, Visintin avrebbe regalato il cellulare a un'amica youtuber, consegnando agli inquirenti un telefono uguale con un altro codice IMEI.

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Cosa si aspetta da questi nuovi sequestri? 

Sicuramente potevano essere fatti prima. A dicembre saranno 4 anni da quando mia sorella Liliana è morta e solo adesso è stata sequestrata la GoPro con la quale Sebastiano dice di essere uscito la mattina del 14 dicembre. Speriamo che con le nuove tecnologie si possano effettuare nuovi dati tecnici nonostante la formattazione della memoria. Potremmo finalmente capire cosa sia successo in quei giorni.

Dovrebbero sequestrare anche gli hard disk sui quali dice di aver trasferito i filmati della GoPro.

Esatto. Quei dispositivi sono stati consegnati da Visintin a un altro amico di Roma a fine dicembre del 2021 e non poteva aver già trasferito il contenuto della GoPro. Ora sostiene che avesse già tutto la Questura. Non è vero, perché quei dispositivi sono stati consegnati a fine gennaio alle autorità, loro prima non li avevano e non hanno potuto controllare nulla. Visintin gioca a creare caos, perché neanche gli inquirenti poi riescono più a mettere ordine tra gli eventi. Ci vorrà tempo per mettere ogni tassello al suo posto.

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Anche il suo cellulare, regalato a un'amica nel 2021, è stato sequestrato per accertamenti.

Solo adesso, purtroppo. Dovranno analizzare anche la memoria di quel telefono. Disse di aver già consegnato il telefono e invece l'IMEI era diverso, era solo un modello di smartphone uguale. Per fortuna chi ci supporta nelle indagini informatiche è riuscito a provare che si trattava di un altro cellulare.

Non si può risalire al negozio nel quale Visintin avrebbe verosimilmente acquistato questo secondo telefono? 

No, purtroppo, ma penso abbia comprato quello smartphone già a gennaio del 2022. Secondo me lui aveva premeditato tutto.

Liliana Resinovich
Liliana Resinovich

In che senso?

Lui venne a casa mia a fine novembre del 2021 e mi chiese di aiutarlo a installare sul suo cellulare un'applicazione per la GoPro. Gli ho dato una mano come mi aveva chiesto e mentre installavo quest'app mi sono accorto che ne aveva una simile già sul cellulare. Gliel'ho fatto notare e mi ha detto che quella era un'applicazione vecchia. Io credo che lo abbia fatto per confermare più in là la sua storia, cioè che la mattina della scomparsa di Lilly era fuori per testare questa GoPro e capire come funzionava.

Tra l'altro aveva un dispositivo simile già la settimana prima del 14 dicembre, era stato alla presentazione di un libro a San Lorenzo di Isontino e aveva realizzato un servizio fotografico per un suo amico già con due GoPro. Ha detto che era uscito per testarla la mattina in cui Lilly è sparita, ma sapeva già utilizzarla molto bene.

Tra l'altro le istruzioni per questi dispositivi sono già sulla scatola al momento dell'acquisto, quindi questa sua storia non regge. Sapeva anche come modificare data e ora sui filmati.

Liliana Resinovich
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Quindi secondo lei quella mattina Sebastiano dove era?

Di lui quella mattina non si hanno tracce. Ha detto di essere andato a consegnare dei coltelli e poi di essere uscito con la GoPro. Si vede la sua auto, ripresa da un sistema di sicurezza, in entrata e in uscita su una strada di Trieste, poi la si vede in un parcheggio davanti a una pescheria in via Giulia, ma non si vede mai chi effettivamente era in quella macchina, non si vede qualcuno salire o scendere.

Il telefono dalle 9.12 alle 12.12 di quella mattina risulta spento, per cui bisogna collocare quest'uomo da qualche parte. A mia cugina Silvia disse di essere tornato a casa alle 10.30 del mattino, poi agli inquirenti ha raccontato un'altra versione. Tutte queste cose sono sicuramente strane. Io credo che lui sappia qualcosa che non vuole dire, anche perché è sempre rimasto impassibile, non si è mai indignato, neppure quando è stato trovato il corpo di mia sorella. Ha parlato di gesto volontario, poi si è concentrato sull'omicidio e infine è tornato al suicidio.

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