L’Etna innevato ricomincia a “sbuffare”: eccezionale emissione di cenere

Una violenta emissione di cenere è in corso da stamattina dal cratere di Nord-Est dell’Etna. Attività emissiva che si sta intensificando nel corso della mattinata. Continua il monitoraggio, mentre il livello di allerta è stato alzato. A comunicarlo l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania che rivela come il processo odierno interessi in particolare il versante orientale del vulcano. Al momento, però, non si parlerebbe di nessun aumento di tremore. Pare che la situazione resti stabile non registrando alcun tipo di variazione. L’attività sull’Etna, al momento, “non impatta sull’operatività” dell’aeroporto internazionale di Catania che “resta aperto e senza limitazioni”. Lo ha deciso l’unità di crisi dello scalo, che tornerà a riunirsi nel pomeriggio per un’analisi della situazione.
Il vulcanologo Marco Neri, primo ricercatore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, spiega la situazione dal punto di vista tecnico: "Continuano con alterna energia le emissioni di cenere dai crateri sommitali dell'Etna. Questa mattina il protagonista è il Cratere di Nord-Est, che sparge il suo denso e scuro pennacchio sul versante sud-orientale del vulcano, grazie al vento che spira da settentrione. Per questo motivo, la Sala Operativa dell'INGV di Catania ha appena diramato un comunicato VONA (VOLCANO OBSERVATORY NOTICE FOR AVIATION) che ha innalzato il livello di attenzione a rosso".