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Lascia il cane in auto per accompagnare familiare all’ospedale, l’animale muore di caldo: denunciato

“Non sapevo a chi affidarlo” ha raccontato l’uomo alla polizia locale che lo ha denunciato a piede libero per maltrattamenti di animali.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di repertorio
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“Non sapevo a chi affidarlo e avevo lasciato anche i finestrini dell’auto socchiusi” così un 45enne veronese si è giustificato davanti agli agenti della polizia locale che lo hanno denunciato per maltrattamenti di animali dopo che il suo cane è morto per un colpo di calore perché lasciato da solo chiuso nella vettura parcheggiata davanti all’ospedale di Legnago.

Il triste episodio martedì pomeriggio quando qualcuno di passaggio ha segnalato l’animale, un esemplare adulto di boxer, rinchiuso e ansimante in un’auto parcheggiata davanti al Mater Salutis. Dopo diverse segnalazioni, sul posto sono giunti i vigili che poco che hanno effettivamente riscontrato le difficoltà del cane e poco dopo hanno rintracciato il proprietario nell’ospedale.

L’uomo è corso subito ad aprire le portiere ma purtroppo per il cane non c’è stato nulla da fare. È deceduto mentre il proprietario cercava di rinfrescarlo. Come racconta l'Arena, l’uomo ha spiegato di aver dovuti accompagnare un parente in ospedale per una vista importante e di aver portato il cane perché non sapeva a chi lasciare l’animale. Il 45enne aveva lasciato i finestrini socchiusi credendo potesse bastare e pare si fosse anche accertato che il cane stesse bene scendendo a controllare prima che accadesse l’irreparabile.

Una ricostruzione giudicata credibile dagli agenti della polizia locale ma un medico del Servizio veterinario dell'Ulss 9, accorso sul posto, ha confermato che il boxer è morto proprio per l'improvviso surriscaldamento del suo corpo. Quindi per l’uomo è scattata la denuncia a piede libero. Nell’auto, seppur con i finestrini socchiusi, si era generata una cappa di calore estremo con l passare delle ore che è stata fatale.

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