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L'omicidio di Niccolò Ciatti in Spagna

L’appello del papà di Niccolo Ciatti, ucciso in discoteca a Lloret de Mar: “Fate cercare il killer di mio figlio”

Luigi Ciatti in un videomessaggio al Corriere della Sera fa appello alla Meloni e alla von der Leyen: “Chiediamo che Bissoultanov venga ricercato tramite l’Interpol”. Il cittadino ceceno è stato condannato in via definitiva a 23 anni di carcere per l’omicidio di Niccolò Ciatti, nell’estate del 2017 nella discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. L’uomo è attualmente latitante.
A cura di Biagio Chiariello
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Niccolò Ciatti (Facebook)
Niccolò Ciatti (Facebook)
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“Facciamo un appello alla nostra presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Chiediamo che Bissoultanov venga cercato. Venga cercato tramite l’Interpol, tramite le forze di polizia, perché crediamo che la giustizia un po’ più vera per mio figlio Niccolò, sarà quella quando chi si è macchiato di un crimine così grave così crudele e cioè Bissoultanov vada in carcere”.

Luigi Ciatti è il padre di Niccolò Ciatti, ucciso nell’estate del 2017 nella discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. Al Corriere della Sera ha rivolto un appello affinché l'assassino del figlio venga assicurato alla giustizia. Rassoul Bissoultanov, il cittadino ceceno accusato di aver pestato e ucciso Niccolò, è stato condannato tre settimane fa a 23 anni di carcere. Nell dicembre 2021 era stato estradato dalla Germania. Tornato libero alcune settimane dopo alla luce di una istanza, accolta dai giudici, su un difetto di procedura, da quel giorno di lui si sono perse le tracce.

Per questo motivo il signor Ciatti chiede alle istituzioni di cercare Bissoultanov con maggior determinazione, magari anche nelle comunità cecene: “Sono sicuro che abbia avuto coperture dalla comunità cecena che vive in Spagna. Li ho visti i suoi connazionali al processo spagnolo. Dopo che gli era stata concessa la libertà provvisoria, erano lì, solidali. È probabile che sappiano dove si è nascosto”.

Nel frattempo il padre di Niccolò, insieme alla moglie Cinzia Azzolina, ogni giorno va al cimitero. Anzi no, non lo chiama cimitero: "Preferisco chiamarlo Sant’Antonio, non mi piace usare la parola cimitero, vado là e parlo col mio Niccolò, un marmo bianco ci divide".

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