Lamorgese: “A Pasqua controlli e sanzioni. Non vanifichiamo gli sforzi fatti finora”

Come si comporteranno gli italiani a Pasqua e pasquetta? Rispetteranno ancora le restrizioni imposte dal governo per fronteggiare l'emergenza coronavirus? Sono le domande ricorrenti in questi giorni, alle porte di un weekend festivo che per la prima volta ci vedrà costretti tutti a casa. Per questo il Ministero degli Interni predisporrà controlli a tappeto su tutto il territorio per scongiurare comportamenti sbagliati e pericolosi: "A Pasqua dobbiamo rimanere tutti a casa per il nostro bene e dei nostri cari, e per consentire all’Italia di ripartire il prima possibile", ha dichiarato Luciana Lamorgese in un'intervista rilasciata al Corriere. "Per questo i controlli sugli spostamenti affidati alle forze di polizia sono stati rafforzati, per scongiurare i trasferimenti nelle seconde case e nelle località turistiche; chi non potrà giustificare i propri spostamenti verrà sanzionato. Però vorrei dire che ‘ognuno di noi è il miglior controllore di sé stesso' un richiamo all’autodisciplina per il rispetto delle regole come atto collettivo di responsabilità. Capisco che, chiusi in casa e con l’arrivo della bella stagione, gli italiani abbiano un gran desiderio di tornare alla normalità. Ce la faremo, ma non si può abbassare la guardia adesso con atteggiamenti irresponsabili. Sarebbe un peccato vanificare, proprio ora che s’intravede un po’ di luce, l’immane sforzo compiuto dall’intera Nazione, a partire dal personale sanitario che ha già pagato un tributo altissimo".
La ministra degli Interni ha spiegato che finora il comportamento della stragrande maggioranza degli italiani è stato corretto, visto che a fronte di 6 milioni di controlli le violazioni sono state 220mila. Dal Viminale, inoltre, chiariscono che l'attenzione è massima anche contro speculatori e organizzazioni criminali: "La nostra strategia di intervento fa leva su un’attività informativa e investigativa che cerca di intercettare e di anticipare ogni iniziativa di alterazione del mercato, inquinamento del tessuto economico e condizionamento nell’assegnazione degli appalti. Ho dato indicazioni di monitorare con attenzione le dinamiche societarie nelle filiere dell’agro-alimentare, delle infrastrutture sanitarie, della gestione degli approvvigionamenti, specie di materiale medico. L’arresto di ieri di un imprenditore per una presunta truffa su una grande fornitura di mascherine dimostra che l’attenzione su queste dinamiche è massima".
Lamorgese ammette che l'emergenza potrebbe far gola alle mafie: "Tantissimi lavoratori precari, gli stagionali e quelli non regolarizzati, soffrono la crisi dell’occupazione e potrebbero rappresentare un bacino d’utenza per la malavita, soprattutto al Sud, anche per promuovere un reclutamento a basso costo. Il governo ha già affrontato il problema dell’emergenza alimentare, ma ora bisogna portare a compimento tutti i provvedimenti assunti. E in fretta".