“L’ambasciata mi ha bloccato il conto, devo pagare l’affitto”: 29enne truffa un parroco per 100mila euro

Si è presentata dal sacerdote facendogli credere di avere bisogno di soldi perché doveva pagare l'affitto e le cure mediche. Così una truffatrice di 29 anni originaria della Serbia è riuscita a truffare un anziano parroco di Padova per oltre 100mila euro. Ora per lei è scattato l'arresto da parte delle Digos della Questura di Padova, si sono aperte le porte del carcere femminile di Montorio a Verona. Dovrà difendersi dall'accusa di truffa aggravata e continuata.
Le indagini della Questura sono scattate nel giugno dello scorso anno dopo che la Diocesi ha denunciato quello che stava accadendo. I primi ad accorgersi però di cosa era vittima il parroco sono state le persone a lui vicine perché non riuscivano a capire il motivo di una difficoltà economica improvvisa. Da un giorno all'altro infatti era arrivato a chiedere prestiti ai parrocchiani. Da qui erano partiti gli accertamenti della polizia.
Le indagini poi hanno svelato che l'uomo era vittima della truffatrice e la polizia era riuscita a risalire alla donna, già nota alle forze dell'ordine con precedenti per truffa ed estorsione sempre ai danni di anziani e persone fragili. Gli agenti hanno scoperto che in una occasione lei aveva chiesto 2mila euro per l'affitto, mentre un altro mese aveva detto di aver avuto il conto bloccato dall'ambasciata. Tutto questo è andato avanti per anni e anni. Dagli accertamenti bancari è emerso che dal 2012 al 2019 la donna aveva già ricevuto 37mila euro con bonifici, mentre solo negli ultimi mesi del 2024 altri 55mila euro. Senza contare tutto il denaro che è stato donato alla donna in contanti. Quando la truffatrice ha scoperto che era vicina all'arresto è fuggita nei Balcani. Quando però ieri primo luglio è tornata a Padova per lei sono subito scattate le manette.