video suggerito
video suggerito

“La Sicilia tornerà emirato islamico” e chiedevano a ChatGPT come agire: 2 fermi per terrorismo

Si tratta di un cittadino italiano di origini bengalesi 21enne, residente nel capoluogo siciliano, e di un 18enne cittadino bengalese, residente a Castelvetrano. Devono rispondere dell’accusa di apologia ed istigazione a commettere delitti legati al terrorismo.
A cura di Antonio Palma
1 CONDIVISIONI
Immagine

Due ragazzi di 18 e 21 anni sono stati arrestati nelle scorse ore dalla polizia di Palermo con la pesante accusa di apologia ed istigazione a commettere delitti legati al terrorismo. Secondo investigatori e Procura, infatti i due avrebbero inneggiato al jihad, al martirio e all’uso della violenza sui social e fatto propaganda dello Stato islamico diffondendo immagini testi dell'estremismo islamico.

Analizzando i loro cellulari, la polizia ha scoperto inoltre che avevano fatto anche ricerche con l'intelligenza artificiale per capire il modo in cui poter colpire. In particolare avevano interpellato ChatGPT per chiedere "dove colpire una persona per paralizzarla".

"La Sicilia tornerà a essere un emirato islamico" scrivevano i due ragazzi, ricercando sistematicamente e pubblicando video e foto in cui avrebbero inneggiando alla guerra santa e al martirio. Si tratta di un cittadino italiano di origini bengalesi 21enne, residente nel capoluogo siciliano, e di un 18enne cittadino bengalese, residente a Castelvetrano.

La Digos di Palermo li ha scoperti proprio monitorando il web dove i due pubblicavano assiduamente su social e altre piattaforme immagini e contenuti in lingua araba nei quali venivano esaltati la violenza contro l'occidente e i miscredenti ma anche propositi di riconquista islamica della Sicilia.

"La mia morte non è (forse) una sola volta nella mia vita? Perché non dovrebbe essere sigillata dal mio martirio?" è un'altra frase  postate on line da due giovani per i quali il giudice per le udienze preliminari ha convalidato il fermo, avvenuto nei giorni scorsi, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

Tra i video e le foto pubblicati online, immagini di Bin Laden e jihadisti armati e diversi testi in arabo inneggianti alla jihad.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views