Alessandro Venturelli scomparso a Sassuolo

La mamma di Alessandro Venturelli spera e chiede di cambiare la legge: “Quando si sono mossi era già tardi”

Da cinque anni Roberta Carassai cerca suo figlio Alessandro Venturelli, scomparso a Sassuolo. Ora chiede che la legge cambi: “Un figlio non si archivia, le persone scomparse vanno cercate”.
A cura di Gabriel Bernard
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Roberta Carassai, madre di Alessandro Venturelli, non si dà pace e ripete in continuazione che "no, un figlio non si archivia". Lei, il suo ragazzo, non lo vede da cinque anni. Scomparso. Mamma Roberta lo cerca ovunque, porta avanti la sua battaglia per avere risposte. E se la procura di Modena ha chiesto di archiviare il caso, l'8 luglio 2025 la giudice Donatella Pianezza si è riservata nella decisione. "Credo voglia leggere le carte con attenzione", dice Roberta a Fanpage.it. Una speranza, una preghiera.

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Alle sue spalle, durante ogni manifestazione, lo striscione bianco è sempre lo stesso: sopra il volto di Alessandro, ventun anni, scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020, e sotto una scritta nera che recita: "Le persone scomparse vanno cercate perché meritano voce, non silenzio".

Da cinque anni Roberta si batte perché la ricerca di suo figlio non venga interrotta. L’attesa della decisione della gip le dà speranza. "La interpreto come la volontà, da parte del giudice, di leggere le carte con attenzione — racconta — E voglio coglierla positivamente, perché come dicono spesso i miei avvocati, abbiamo bisogno di un fascicolo aperto per far sì che le indagini possano continuare. In caso contrario si chiuderebbe una porta".

Poi torna sulla questione dell’allontanamento volontario, una formula che — spiega — ha segnato fin dall’inizio il caso di Alessandro. "Mi sono mossa subito per fare tutto il possibile, ma il fascicolo fu aperto per allontanamento volontario. Le ricerche si sono rallentate, e quando si sono mossi era ormai tardi. Non è stato possibile mettere in pratica tutte le procedure che vanno attivate nella fase iniziale di una ricerca di una persona scomparsa".

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E proprio su questa questione Roberta Carassai annuncia che il 23 ottobre sarà presente alla Camera dei Deputati, insieme al detective Marc Di Maggio e l'avvocato Claudio Falleti, con cui ha fondato l'associazione Nostos, con una proposta di legge presentata dal legale. "Gli scomparsi si accertano, a va fatto subito. Per questo si deve eliminare l'allontanamento volontario, le cose devono cambiare. Ha causato davvero troppa sofferenza".

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