Invalsi, il Coronavirus non ferma i test: nelle scuole chiuse le prove saranno recuperate

Le prove Invalsi non si fermano nonostante l’emergenza coronavirus che sta colpendo molte Regioni italiane dove le scuole sono chiuse. Al massimo possono essere rallentate da questa situazione di contingenza. I test infatti sono obbligatori per gli studenti del quinto anno delle scuole superiori, quasi mezzo milione di ragazzi e ragazze che a giugno dovranno sostenere l’esame di maturità. E dovranno essere completate entro il 31 marzo. Va ricordato che le prove Invalsi non ci incidono sul voto.
Quando si sostengono le prove Invalsi?
Diciamo innanzitutto che le prove da sostenere sono tre, si svolgono tutte al computer e riguardano le materie di Italiano, Matematica e Inglese (quest’ultima materia divisa in due parti: reading e listening). Nell’ambito della finestra scelta dall’Invalsi è la singola scuola che scagliona le prove. Come detto, per i ragazzi che quest’anno hanno la maturità c’è tempo da oggi fino al 31 marzo. Poi dall’1 al 30 aprile toccherà alle terze medie, mentre dal 5 al 23 maggio alle seconde superiori. Anche in questi casi le prove si fanno al pc. Solo in seconda e quinta elementare invece i test – in agenda il 6, il 7 e il 12 maggio – restano cartacei.
Prove obbligatorie, ma voto non incide sulla maturità
Il Responsabile Area Prove Invalsi, Roberto Ricci, ha anche spiegato che "requisito per fare l'esame di maturità è anche lo svolgimento delle prove Invalsi. Il risultato delle prove però non incide sul voto di maturità: gli studenti avranno il loro risultato che potranno scaricare dal sito dell'Invalsi; stiamo studiando soluzioni tecnologiche nuove in modo che gli studenti possano avere i propri risultati e farne quello che vorranno senza patemi d'animo". "La prova di italiano ha una durata standard di 2 ore. Consiste nella lettura di 6-7 brani: bisogna rispondere alle domande in cui lo studente deve dimostrare di aver capito cosa contiene il testo. Per la matematica, le domande sono differenziate a seconda degli indirizzi con 3 categorie sostanziali", ha aggiunto Ricci
Come fanno gli studenti delle Regioni che hanno le scuole chiuse?
Nel frattempo e fino alla riapertura, i ragazzi delle regioni più coinvolte dall’emergenza coronavirus possono esercitarsi con le simulazioni messe a disposizione dal sito ufficiale dell’Area prove Invalsi (sul sito https://www.invalsiopen.it/), mentre, se i focolai del Covid-19 non dovessero estinguersi neanche dopo il 31 marzo, c’è la possibilità di utilizzare una “finestra suppletiva” nel periodo dal 11 al 15 maggio, salvo nuove disposizioni da emanare a cura del Ministero dell’Istruzione. “Il sistema delle prove al computer è sufficientemente flessibile per gestire le necessità delle scuole ora non prevedibili. Stiamo lavorando per garantire agli studenti le condizioni di massima tranquillità nello svolgimento delle prove”, spiega il dirigente Invalsi. "Vorremmo evitare alle scuole di andare alla sessione supplettiva, in questo modo vogliamo minimizzare il disagio", ammette Roberto Ricci.