Intubata e priva di coscienza per 2 giorni, neonata guarita dal coronavirus a Cuneo
Era venuta al mondo in maniera prematura e dopo venti giorni di vita aveva iniziato ad accusare pesanti sintomi risultando positiva al coronavirus, tanto che i medici avevano dovuto intubarla nel reparto di terapia intensiva neonatale ma, dopo essere rimasta priva di coscienza per 48 ore, la piccola ha risposto con forza alle cure dei sanitari e ora, a tre settimane di distanza, è completamente guarita. La lieta notizia arriva dall’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo dove la piccola è sta dichiarata fuori pericolo. “"Si tratta del primo caso del genere. La neonata ha presentato un quadro clinico talmente grave da dover essere intubata” ha spiegato il dottor Andrea Sannia, primario della Terapia intensiva neonatale del nosocomio di Cuneo.
La piccola, nata all’ospedale Sant’Anna di Torino, è stata il primo caso di neonato colpito dal Covid-19 in modo grave. Aveva iniziato ad avere difficoltà ad alimentarsi e a respirare a circa venti giorni di vita. I genitori si sono rivolti all’ospedale di Pinerolo, dove abitano, poi il trasferimento a Cuneo dove è stata attaccata ad un ventilatore. “Il quadro clinico è evoluto molto velocemente in arresto respiratorio. Di conseguenza, la bimba è stata immediatamente intubata e trasferita nella Terapia intensiva neonatale del nostro ospedale. Tutti i vari accertamenti eseguiti hanno confermato la presenza del Covid-19” ha spiegato il primario.
“Nelle prime 48 ore la piccolina non si è mai mossa, completamente priva di coscienza e senza un solo atto respiratorio spontaneo, nonostante non avesse ricevuto nessun farmaco sedativo. Poi, dopo due giorni, come se si stesse risvegliando da un sonno profondissimo, ha iniziato a muoversi e a fare qualche tentativo di respiro spontaneo. Ma ci sono voluti altri tre giorni per poterla estubare in modo che respirasse da sola” ha ricostruito il dottor Sannia, “La piccolina, dopo 3 settimane, è guarita con grande soddisfazione di tutto il personale, soprattutto infermieristico, che, con scrupolosa attenzione, ha gestito notte e giorno, una difficile quarantena" ha aggiunto il primario assicurando: “Ora presenta un quadro di assoluta normalità”.