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Insulti e minacce all’enoteca “No vax, no drink”, la titolare che apre solo ai vaccinati

Il suo locale apre solo a chi esibisce il Green pass, anche per sedersi all’aperto. Da settimane viene insulta e minacciata di morte. “Se non ti sta bene, vai a consumare altrove”.
A cura di Francesco Cortese
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Un cartello con un divieto d'accesso limita l'ingresso all'interno della sua enoteca solamente a chi esibisce il Green pass e per questo Cinzia Orabona, titolare del locale Prospero di Palermo, è stata minacciata di morte e insultata pesantemente.

L'imprenditrice non riesce ancora a crederci: "Una cosa che dovrebbe essere normale – dice – sta provocando una reazione esagerata e tante polemiche tra i no vax".

Non riesce a capire perché da una settimana il suo cellulare e la casella di posta elettronica continuano a ricevere tantissimi insulti dai no vax . "Se non ti sta bene il criterio che ho adottato, non venire a consumare nel mio locale. Vai da un'altra parte", si sfoga la titolare dell'enoteca letteraria palermitana Prospero.

Sulla porta del suo locale ha affisso un avviso con cui ha invitato a entrare solo i clienti vaccinati e lo stesso messaggio lo ha scritto sulla pagina Facebook del locale: “Siamo da sempre aperti a tutti i generi, a tutte le età, ai cani, agli unicorni e agli hobbit. Da oggi no vax, no drink. Vi chiederemo la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione. (anche la prima dose va bene)”. E da li è scoppiato il putiferio.

Per fortuna, da diversi giorni, Cinzia Orabona riceve tantissima solidarietà anche da chi non l'ha mai conosciuta. "Un medico veneto ha ordinato sullo shop online del negozio un libro che purtroppo avevo terminato – racconta l'imprenditrice palermitana – Sa cosa mi ha risposto? Che in realtà era un modo per sostenere la mia attività e del libro non gliene importava nulla".

"No vax, no drink" sembra uno slogan pubblicitario, ma invece è la comunicazione, con tanto di manifesto, che da una settimana si legge all'ingresso del locale Prospero di Palermo, che non accetta più clienti non vaccinati.

Troppo alto il rischio di diffondere il virus e le sue varianti. "Bisogna vaccinarsi tutti – è l'appello della titolare – Il vaccino potrà pure non evitare il contagio, ma almeno ci salva dalla morte e dall'ospedalizzazione".

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