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In Italia mamme più vecchie d’Europa, siamo secondi per parti cesarei

Nell’Unione europea il nostro Paese ha il record di mamme over 35 mentre è al secondo posto per numero di parti cesarei.
A cura di Antonio Palma
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In Italia si diventa mamme sempre più tardi e facendo spesso ricorso al parto cesareo. Il nostro Paese infatti nell'Unione Europea detiene il record di mamme over 35 mentre è al secondo posto per numero di parti cesarei. Lo rivelano i dati diffusi oggi da un rapporto europeo Euro-Peristat sulla salute materno-infantile che prende in considerazione anche mortalità infantile, gravidanze plurime e fecondazione assistita. Nell'analisi comparativa tra i 29 Paesi europei presi in esame in base a trenta indicatori chiave l'Italia è in linea con i principali Paesi dell'Europa Occidentale ma con qualche eccezione come appunto i cesarei e l'età avanzata delle neo mamme. Ben il 34,7% delle mamme italiane, cioè più di una su tre, supera i 35 anni al momento del parto rispetto al 29,5% delle spagnole e al 27,9% delle irlandesi che ci seguono in classifica. "Un'età materna più avanzata è associata a un maggior rischio di gravidanze più complesse, come parti gemellari o diabete gestazionale, e di esiti perinatali sfavorevoli" spiega Marina Cuttini, epidemiologa del Bambino Gesù di Roma ricordando che però l'aumento dell'età è anche spia di un crescente disagio sociale.

Cala la mortalità infantile – Per quanto riguarda le modalità del parto invece il 38% delle neo mamme italiane mette al mondo il piccolo  con un taglio cesareo, una percentuale inferiore solo a quella di Cipro che vanta un 52%, ma ben al di sopra delle percentuali dei paesi scandinavi che viaggiano sotto il 20%. Lo studio Euro-Peristat coordinato in Italia dall'U.O. di Epidemiologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con il Ministero della Salute e l'Istat, ha anche evidenziato nel nostro Paese una confortante riduzione dei bambini nati morti rispetto al 2004 così come sono calate mortalità neonatale e infantile. Infine per quanto riguarda il tasso di gravidanze plurime l'Italia è nella media con 15,7 casi su 1000 partorienti.

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