In Italia impennata della mortalità nel 2015: crescita dei decessi come in tempi di guerra

Una impennata di decessi improvvisa e apparentemente senza nessuna spiegazione, è stato questo l'andamento demografico italiano per l'anno 2015 che sta impensierendo gli esperti di mezza Italia. Come rivela Repubblica citando i dati del bilancio demografico mensile dell'Istat, nei primi otto mesi dell'anno infatti sono stati registrati quasi 445mila decessi contro i 399mila nello stesso periodo dell’anno precedente. Ad agosto quindi erano già 45mila i decessi in più rispetto allo scorso anno, un andamento che se confermato nei restanti mesi dell'anno significherebbe 67mila decessi in più rispetto al 2014, vale a dire un'impennata di morti dell'11,3%. Un incremento di decessi che, come sottolinea il quotidiano, non si vedeva da decenni. In pratica è come se ci fosse stata in questi mesi una guerra civile invisibile o come se fossimo vissuti sotto i bombardamenti.
Si tratta di un "numero è impressionante. Ma ciò che lo rende del tutto anomalo è il fatto che per trovare un'analoga impennata della mortalità, con ordini di grandezza comparabili, si deve tornare indietro sino al 1943 e, prima ancora, occorre risalire agli anni tra il 1915 e il 1918", scrive sul sito di demografia Neodemos il professor Gian Carlo Blangiardo, aggiungendo: "Certo, si tratta di dati provvisori, ma negli anni scorsi l’Istat ha sempre confermato alla fine dell’anno i numeri pubblicati mensilmente. Magari ci saranno correzioni, ma nell’ordine di alcune centinaia di casi. L’unità di grandezza che ci aspetta è quella. Nel 2013 e nel 2014, tra l’altro, il numero dei morti era calato, ma sempre di poco, mai si erano raggiunte percentuali in doppia cifra".
A questo punto resta da stabilire qual è la causa di questa impennata di decessi così anomala. Certamente a pesare sul dato ci sono state le mancate vaccinazioni dovute ad un allarme infondato sui vaccini e anche l'invecchiamento della popolazione, ma certamente c'è anche dell'altro. Il sospetto, sempre secondo Neodemos, è che ci si trovi di fronte alla prime conseguenze della crisi economica e dei tagli al Welfare che hanno finito per spingere gli italiani a curarsi meno e male. Un interrogativo con cui dovranno fare i conti gli esperti nei prossimi mesi.