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Covid 19

In Italia casi Covid in aumento fra ragazzi under 20 e nel Nord Est

I dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia presentati da Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss. “Tutte le regioni hanno superato la soglia di incidenza limite”.
A cura di Antonio Palma
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Trend dei contagi Covid in crescita in Italia nelle ultime settimane in particolare tra i giovani e nelle regioni del Nord Est: lo ha spiegato Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, presentando i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. Crescita dei contagi che questa settimana si traduce in una incidenza di 176 nuovi casi su 100mila abitanti rispetto ai 155 della scorsa settimana. Anche l'Rt si mantiene sopra uno e quindi segnala un ulteriore aumento di nuovi casi anche se è in calo. "Praticamente tutte le regioni hanno superato la soglia di incidenza di 50 ma molte hanno cominciato a superare anche la soglia dei 150" ha spiegato Brusaferro. Quasi tutte le regioni sono a rischio moderato e cinque con probabilità di progressione verso rischio alto e Rt superiore a uno anche nel range inferiore nella stragrande maggioranza dei casi.

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Circolazione del contagio è più elevata nel Nord-est

Anche in una fase di peggioramento della pandemia, il trend di crescita dei contagi in Italia però è inferiore al resto dell'Europa. "Nelle ultime settimane c'è un trend di crescita dell'epidemia, sebbene più in ritardo rispetto agli altri Paesi europei" ha spiegato infatti il portavoce del Cts. "In particolare, la circolazione del contagio è più elevata nel Nord-est del Paese anche se l'aumento riguarda tutte le regioni" ha spiegato ancora Brusaferro, ricordando che in tutte le regioni c'è una crescita di casi Covid e che questa è numericamente significativa per alcune di esse. Per quanto riguarda le fasce di età, invece, il quadro è quello già riscontrato la scorsa settimana e cioè con "la circolazione del virus che riguarda soprattutto la fascia d'età sotto i 20 anni e quella tra i 30 e i 49 anni". Il trend di crescita, rispetto alle scorse settimane, "si conferma anche nelle fasce d'età più giovani, fra loro i ricoveri sono fortunatamente più contenuti, ma presenti", ricorda Brusaferro.

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Aumento ricoveri sia per le terapie intensive che per le aree non critiche

Proprio per quanto riguarda i ricoveri il monitoraggio settimanale Iss segnala una aumento sia per le terapie intensive che per le aree non critiche. Nel dettaglio, in area medica a livello nazionale l'occupazione è salito al 10,6 dal 9,1% in una settimana mentre per le terapie intensive si sale all'8.5% rispetto al 7.3% della settima precedente. In base a questi indici, le proiezioni indicano una probabilità netta di peggioramento nelle prossime quattro settimane. Per quanto riguarda le varianti, la variante Delta è ancora la variante predominante nel nostro Paese con circolazione della Delta Plus e di casi Omicron.

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Critico il dato delle persone che non hanno iniziato il ciclo vaccinale

In un quadro di aumento dei contagi, confrontando i dati con lo stesso periodo dell'anno scorso, si nota che seppur i contagi stiano quasi raggiungendo quelli dello scorso anno, sono completamente diverse invece le curve per i decessi e le ospedalizzazioni. In questo senso, sottolinea Brusaferro, a giocare un ruolo determinare sono i vaccini. "È molto importante che quasi il 60% degli over 80 abbiano già avuto la terza dose di vaccino" e che "a seguire, cresca il numero di terze dosi anche nelle altre fasce anagrafiche" ma resta "critico il dato delle persone che non hanno iniziato il ciclo vaccinale e per cui è altamente raccomandato iniziarlo quanto prima".

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