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News su Andrea Papi, ucciso da un orso in Trentino

In arrivo la sentenza sugli orsi Jj4 e Mj5, manifestanti sotto la sede del Tar: “Fugatti dimettiti”

Ancora 24 ore d’attesa: solo domani si conoscerà la decisione del Tar sul destino degli Orsi ‘Jj4’ e ‘Mj5’, responsabili rispettivamente dell’aggressione mortale ad Andrea Papi in Val di Non e del ferimento di un uomo col suo cane nella Val di Rabbi a marzo.
A cura di Biagio Chiariello
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Ancora almeno 24 ore per conoscere il destino degli orsi ‘Jj4' e ‘Mj5‘. L'esito dell'udienza del collegio del Tar di Trento è infatti previsto non prima di domani pomeriggio. A darne comunicazione è il legale della Lav Italia, Claudio Linzola.

A mettere ‘fine' al braccio di ferro durato mesi tra la politica trentina e gli animalisti – eventuale ricorso al Consiglio di Stato permettendo – sarà la sezione unica del Tribunale amministrativo regionale di Trento entrata nel merito dei destino dei due plantigradi considerati ‘esemplari problematici' dalla Provincia Autonoma di Trento.

Il primo esemplare, ‘Jj4', è quello che ha aggredito e ucciso il runner 26enne Andrea Papi nel pomeriggio del 5 aprile scorso nei boschi di Caldes in Val di Non (prima vittima di un orso in Italia da 150 anni), mentre il secondo, ‘Mj5', domenica 5 marzo ha ferito un uomo a passeggio con il cane in un bosco a Rabbi, nell’omonima Valle.

I giudici del Tar sono chiamati a decidere se dare attuazione ai decreti di abbattimento firmati dal governatore trentino Maurizio Fugatti (già bloccati in precedenza) oppure se far trasferire i due plantigradi nei due santuari all'estero, Romania e Giordania, che hanno assicurato l'ospitalità fino alla morte naturale dell'animale. Due strutture in Germania avevano dato disponibilità temporanea.

All'esterno del palazzo di giustizia in via Calepina c'era un presidio di alcune associazioni animaliste. "Giù le mani dagli orsi" e "Fugatti è il vero colpevole non Jj4, chiedi scusa alla famiglia Papi e dimettiti", sono le scritte riportare sugli striscione portati dai manifestanti che chiedono le dimissioni anche dell'assessore provinciale alla caccia e pesca Giulia Zanotelli. Presenti le frze dell'ordine in tenuta anti sommossa.

A questa sentenza dovranno giungere analizzando i documenti arrivati nelle ultime settimane, sia quelli che spingevano per l'uccisione dei due orsi, quindi la Provincia di Trento, sia quelli prodotti dagli animalisti a difesa dei plantigradi con tanto di studi ed analisi da parte di esperti. I giudici del tribunale amministrativo regionale hanno tenuto in considerazione anche i pareri di Ispra e ministero dell'Ambiente.

Intanto ieri la Lav (Lega Anti Vivisezione) ha presentato i risultati di un'indagine demoscopica condotta da Doxa, dalla quale è emerso che il 57% degli abitanti di Trento (intervistato il 22% della popolazione) e il 47% che vivono nelle vallate (78% della popolazione interpellata), si sono espressi contro l'uccisione degli Orsi. Inoltre, il 53% dei trentini ha ritenuto che negli anni la Provincia, dopo aver reintrodotto i plantigradi sul territorio, si è impegnata "poco o per nulla" per fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie a prevenire gli incontri e come comportarsi con gli Orsi.

Stando all'associazione animalista, sull'aggressione mortale a Papi risulta che "alla luce degli elementi raccolti, l'animale di fatto non abbia mai avuto comportamenti anomali o da orso pericoloso, ma si sia semplicemente comportata come una mamma con cuccioli si comporta in caso di incontro ravvicinato a protezione degli stessi"

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