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“Il video del parcheggio folle? È finto, ho fatto la comparsa”

Uno dei video più virali di quest’inizio anno è un clamoroso falso: girato due anni fa nel comune di Cardito per uno spot televisivo sulla sicurezza stradale è finito su Youtube e da lì sui siti web e sulle emittenti tv. Al Corriere del Mezzogiorno parla uno dei protagonisti.
A cura di Redazione
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È un video che ha fatto letteralmente il giro d'Italia, finendo anche nei telegiornali. Troppo comico e perfetto per essere vero. E infatti non lo era: la disavventura capitata ad un automobilista pasticcione di Cardito, incapace di fare una manovra e alle prese con una coda interminabile di vetture ferme e persone arrabbiate e perfino con una cerimonia religiosa in attesa di passare era frutto di un sapiente copione e della bravura di alcuni attori, molti dei quali figuranti del Teatro San Carlo di Napoli. Insomma, una vera  propria messa in scena che ha avuto luogo nemmeno tanto recentemente, ma a fine 2011. Lo racconta al "Corriere del Mezzogiorno Napoli" la giornalista Angela Marino:

Piuttosto che un pittoresco momento di tran tran cittadino, il filmato, ormai virale, è il frutto di un lavoro durato ventiquattrore e curato da una compagnia teatrale che collabora occasionalmente con teatri napoletani, che ne ha curato minuziosamente la sceneggiatura. L’agenzia, oltre ai sui attori professionisti, tra cui il prete, interpretato da Antonio Gioiello, ha reclutato anche comparse e figuranti del posto tra i parrocchiani della Chiesa di Sant’Antonio di Caivano (comune limitrofo). “Don Antonio Corvino, il nostro parroco, ci ha convocato qualche settimana prima per proporci di partecipare al progetto di un spot televisivo sulla sicurezza stradale” dice Grazia Picone, una delle comparse del video, la fedele in processione che inveisce contro il maldestro guidatore, “abbiamo girato il video due anni fa e poi non ne abbiamo sentito più parlare fino a quando la gente non ha cominciato a riconoscermi per strada” prosegue incredula “i ragazzi mi chiamano ormai ’a signora ‘ro Youtube”. 

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