Il Ministero della Difesa e i rotoloni di carta a 17 euro: “Materiale speciale”

La famosa speding review per far risparmiare la macchina dello stato sembra fare molta fatica a concretizzarsi. Nei giorni scorsi infatti in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il risultato di un appalto per il Ministero della Difesa che segnala l'avvenuto acquisto per conto dell'Esercito di ben duemila rotoli di panno carta al prezzo di 34.300 euro Iva esclusa, in pratica oltre 17 euro per ogni rotolo. Non si tratta di un errore perché, come segnala il Messaggero, addirittura la cifra stanziata dal Ministero della Difesa per gli approvvigionamenti di panno carta del Polo delle Armi Leggere di Terni era di ben oltre i 40mila euro. Insomma alla fine si è anche risparmiato rispetto al previsto solo che la cifra è enormemente sproporzionata rispetto ai prezzi del comune panno carta che si aggirano intorno ai 2 euro a rotolo. Anche rotoli per uso professionale però non arrivano a quella cifra aggirandosi sui dieci euro e del resto alla gara di appalto si è presentata una sola ditta.
Per l'Esercito è materiale speciale
Dal suo canto l'Esercito precisa in una nota che i rotoloni di carta acquistati sono di "un materiale particolare, necessario per la manutenzione delle armi, che deve rispondere a specifiche caratteristiche tecniche quali resistenza a stress da fuoco, impiegabile in condizioni di temperature estreme". "Si tratta di un materiale tecnico, utilizzato anche in particolari situazioni operative dai Reparti della Forza Armata impiegati Fuori Area come ad esempio in Afghanistan e Libano, che deve garantire particolari requisiti di resistenza alla trazione, capacità di assorbimento di acqua e olio senza lasciare residui dopo l'uso" spiegano dalle Forze Armate, aggiungendo: "Si tratta di un materiale non facilmente reperibile sul mercato, come invece si potrebbe pensare, e non può essere certamente sostituito da prodotti commerciali di uso domestico". "Il Polo Militare durante lo scorso anno ha effettuato apposite indagini di mercato tese a ricercare eventuali prodotti innovativi e dai costi competitivi. Tali prodotti sono risultati non idonei alle prove tecnico-pratiche effettuate presso i laboratori e reparti di lavorazione del suddetto stabilimento" conclude la nota.