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Il gioco dei pacchi pilotato per aumentare l’audience? Sì, per i magistrati

Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani ha dato ragione a Striscia la Notizia, che da anni segnala brogli nel gioco a premi Affari Tuoi, trasmesso in contemporanea su Rai1.
A cura di Davide Falcioni
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Trasmissione Affari tuoi

E' arrivata all'ultimo atto la battaglia tra le trasmissioni Striscia la Notizia e Affari Tuoi: da anni il programma di Antonio Ricci accusa gli autori del gioco trasmesso contemporaneamente su Rai1 di brogli, lasciando volutamente i pacchi con il premio più alto per i minuti finali in modo da incrementare l'audience. A dare ragione a Striscia sono anche i magistrati, che hanno stabilito che il gioco è "irregolare e scorretto". Almeno per un certo periodo di tempo, "i concorrenti più accorti sono stati messi in grado di individuare i premi più sostanziosi".

E' quanto raccontano le carte  depositate dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani, che assolve dunque "Striscia" e chiede l'archiviazione della querela presentata dallo staff notarile di "Affari Tuoi" contro il programma Mediaset. Non c'è diffamazione, quindi, nessun reato nella guerra infinita dei pacchi dichiarata da Ezio Greggio, Jimmy Ghione, Valerio Staffelli e Antonio Ricci. E questo perché – si legge ancora nelle carte – "è stato rispettato il principio della continenza anche posto in relazione al carattere notoriamente satirico della trasmissione". Ora la parola spetta al gip, che il prossimo 26 marzo dovrà decidere se accogliere oppure no la richiesta dei pm.

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