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Conclave, elezione del nuovo Papa

Il cardinale giapponese Kikuchi: “Politica coinvolta nel Conclave? No, ma forse i soldi…”

Il cardinale e arcivescovo di Tokyo Tarcisio Isao Kikuchi: “La politica è coinvolta nel Conclave? No, non penso. Ma forse i soldi, probabilmente”. A partire da domani alle 16 e 20 inizieranno le prime consultazioni.
A cura di Davide Falcioni
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"La politica è coinvolta nel Conclave? No, non penso. Ma forse i soldi, probabilmente". Evviva la sincerità. A sgomberare il campo da ogni dubbio, chiarendo che non sarà solo lo "spirito santo" a influenzare l'esito del Conclave e le decisioni dei partecipanti all'elezione più segreta del mondo, è stato il cardinale e arcivescovo di Tokyo Tarcisio Isao Kikuchi, entrando in Vaticano per la Congregazione generale.

Il porporato non ha nascosto una piccola risata nel fare riferimento al presunto ruolo dell’amministrazione dei fondi della Chiesa nella scelta del nuovo Pontefice e ha aggiunto: "Quando si parla di partenariato e sinodalità è una questione di partnership. Ma quando ci sono quelli che hanno i soldi e quelli che non hanno i soldi il rapporto è molto difficile". "A volte è una questione delicata", ha spiegato il porporato, che è anche presidente della Caritas Internationalis. "Ma come diceva Papa Francesco non è questione di chi ha i soldi e di chi non ha i soldi. Dobbiamo camminare insieme, assistere insieme, pregare insieme. La sinodalità è molto molto importante, anche nella Caritas".

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Più nel concreto, in un'intervista rilasciata a repubblica Kikuchi ha affermato che il nuovo Papa potrebbe arrivare il 9 o 10 maggio ed ammesso che le discussioni sono ancora piuttosto "vivaci": "Percentualmente i cardinali europei sono maggioranza, se fossero uniti sarebbero i più forti, ma non sembra così. Gli europei non sono così uniti. Invece noi asiatici molto probabilmente saremo più compatti per sostenere uno o due candidati. Vedremo il primo scrutinio, e vedremo quale nome apparirà come candidato di punta, e sono sicuro che uno di loro verrà dall’Asia: e poi avremo qualche discussione domani notte".

Tarcisius Isao Kikuchi, missionario giapponese, è stato eletto nel 2023 da Bergoglio a capo di Caritas, l'organizzazione caritativa della Chiesa, ed è considerato uno dei favoriti al soglio di Pietro tra le figure in grado di garantire continuità con le priorità pastorali di Papa Francesco. Con una lunga esperienza in Africa, dove ha prestato servizio come missionario in Ghana e ha assistito i rifugiati in fuga dal genocidio ruandese del 1994, Kikuchi ha acquisito una solida reputazione a livello globale. Il suo impegno nella Chiesa giapponese è altrettanto rilevante, con una posizione di spicco nella lotta contro le armi nucleari. La sua vasta esperienza internazionale lo rende un candidato favorevole tra i cardinali sempre più provenienti da contesti culturali e geografici diversi.

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