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Il cane Pati torturato e ucciso a Catanzaro, il Comune: “Era amato dalla comunità, chi sa qualcosa parli”

Si chiamava Pati il cane che la scorsa notte è stato torturato e ucciso da ignoti nel quartiere Signorello di Catanzaro. L’animale, amato e conosciuto nella zona, è stato picchiato, castrato e gli è stata tagliata la coda. Il Comune ha già annunciato di volersi costituire parte civile in un’eventuale processo e lancia un appello: “Invitiamo tutti i cittadini a collaborare con le autorità”.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Si chiamava Pati il cane che la scorsa notte è stato torturato e ucciso da tre ignoti nel quartiere Signorello, a Catanzaro. L'animale, mascotte della zona, è stato picchiato, castrato e gli è stata tagliata la coda.

"Si è verificato un atto di estrema barbarie nei confronti di un cane. È con profondo dolore e indignazione che l'assessorato alla Protezione degli animali del Comune di Catanzaro, il Sindaco e tutta l'amministrazione condannano fermamente questo atto vile di crudeltà", ha detto l'assessore comunale alla Protezione degli animali Nunzio Belcaro.

"Pati, membro amato della nostra comunità, è stato trucidato in modo spietato, barbaro, lasciando un segno indelebile di violenza e disprezzo per la vita innocente. Tale comportamento non solo è inaccettabile, ma mette in luce la pericolosità sociale di coloro che possono commettere tali atti disumani, poiché chi è capace di infliggere sofferenze agli animali potrebbe rappresentare una minaccia anche per le persone", ha aggiunto l'assessore.

"Il Comune di Catanzaro – afferma ancora Belcaro – auspica vivamente che vengano presi tutti i provvedimenti necessari per far sì che gli autori di questo crimine bieco siano identificati e puniti secondo le previsioni di legge". Tante le persone che sui social stanno condividendo una foto del cane Pati e si dichiarano indignate di fronte al terribile gesto. E la Lega Antivivisezionista (LEAL) ha scritto sui social di aver sporto denuncia contro ignoti.

L'assessore ha fatto sapere che l'amministrazione si costituirà parte civile in un eventuale procedimento penale, "per garantire che giustizia sia fatta, per tutelare l'immagine di una città e dei suoi cittadini che amano gli animali e soprattutto per il povero Pati, affinché sia data una risposta ferma e adeguata ai responsabili di un atto così orribile. Invitiamo pertanto tutti i cittadini a collaborare con le autorità, fornendo qualsiasi informazione utile che possa portare all'identificazione degli aggressori".

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