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I naufraghi a bordo della Geo Barents sono ora 255, nato il piccolo Alì: “Servono cure urgenti”

La mamma del piccolo era stata soccorsa nella mattinata di ieri, mentre viaggiava su un gommone guasto con altre 90 persone. Medici Senza frontiere: “Chiediamo alle autorità maltesi e italiane di organizzare un’evacuazione medica urgente per lei, i suoi 4 figli e un’altra donna incinta di 9 mesi”.
A cura di Antonio Palma
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“I sopravvissuti a bordo della Geo Barents non sono più 254, ma 255”, così da Medici Senza Frontiere hanno annunciato questo pomeriggio la nascita di un nuovo piccolo a bordo della nave della Ong in navigazione al largo del Mediterraneo.

Il lieto evento nella mattina di mercoledì quando una delle donne a bordo, salvate nei giorni scorsi, ha dato alla luce il piccolo che portava in grembo. “Alle 11:31 Fatima ha dato alla luce Ali. Benvenuto piccolo” aggiungono Medici Senza Frontiere, chiedendo però ora una evacuazione d'urgenza per cure mediche.

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La mamma del piccolo era stata soccorsa nella mattinata di ieri, martedì 6 dicembre, mentre viaggiava su un gommone instabile e a rischio affondamento insieme con altre decine di persone a bordo, tra cui gli altri suoi 3 figli.

La Geo Barents infatti ha effettuato tre operazioni di salvataggio nei giorni scorsi tra cui l'ultimo che ha riguardato 90 persone, che viaggiavano a bordo del gommone, tra cui appunto due donne incinte oltre a 30 bambini. Alì si va ora da aggiungere a loro tra cui il più piccolo ha solo due anni.

"Senza l'intervento della flotta civile per salvare vite, i 254 sopravvissuti a bordo della Geo Barents sarebbero annegati nel Mediterraneo centrale” avevano sottolineato da Medici Senza Frontiere.

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Nonostante il lieto evento, però, la tessa Ong ricorda che servono ora cure urgenti e chiedono alle autorità italiane e maltesi di poter evacuare mamma e piccolo insieme agli altri figli e all’altra donna incinta.

“Nonostante il lieto evento, le condizioni di Fatima sono critiche e necessita di cure mediche specialistiche immediate. “Chiediamo alle autorità maltesi e italiane di organizzare un'evacuazione medica urgente per lei, i suoi 4 figli e un'altra donna incinta di 9 mesi” spiegano.

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“Fatima era fuggita dalla Libia con i suoi 3 figli. Nelle sue condizioni, già in travaglio, ha affrontato la straziante traversata su una barca gremita e instabile. Una volta sulla Geo Barents, l'equipe medica si è subito occupata di loro. Il viaggio difficile, le dure condizioni, lo stress estremo e la profonda disidratazione hanno innescato il travaglio di Fatima, iniziato intorno alle 4 del mattino del 7 dicembre. Dopo 7 ore, Alì è nato nella clinica medica di Geo Barents” ricostruiscono dalla Ong, concludendo: “Chiediamo un'evacuazione medica urgente e immediata per tutte quelle persone che necessitano di cure mediche specialistiche, che non possono essere fornite a bordo della nostra nave”.

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