Guerra in Ucraina, morto in combattimento a Sumy il 40enne italiano ex Folgore Thomas D’Alba

Thomas D'Alba, 40enne originario di Legnano, ex militare della Folgore e musicista che da due anni aveva scelto di arruolarsi come volontario a fianco dell’esercito ucraino, è stato ucciso in combattimento. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa venerdì pomeriggio tramite i social da Vladislav Maistrouk, attivista e creator digitale ucraino, che lo conosceva personalmente. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano Avvenire, D'Alba sarebbe morto intorno alla metà di giugno nella regione di Sumy, nell’est dell’Ucraina.
"Thomas era un uomo gentile e coraggioso, un italiano vero – ha scritto Maistrouk in un post –. È caduto in battaglia difendendo l’Ucraina e l’Europa". Assieme al commosso messaggio, due immagini: una che lo ritrae seduto davanti alla sua batteria, l’altra in mimetica, casco in testa e pollice alzato all’interno di un mezzo militare. D’Alba, dopo aver prestato servizio nei paracadutisti italiani, aveva lasciato la vita militare per dedicarsi alla musica, insegnando batteria e inseguendo una carriera artistica. Ma l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, nel 2022, ha segnato per lui un punto di svolta. "Non riusciva a restare a guardare – ha raccontato Maistrouk –. Lasciò un impiego stabile per unirsi ai combattenti, rinunciando alla sicurezza e al comfort per affrontare il gelo, la fatica, il pericolo".
L’attivista ucraino ricorda le serate passate insieme a Kiev: "Parlavamo come personaggi usciti da un romanzo di Remarque. L’ultima volta che lo vidi fu a inizio giugno. Era fiero del suo ‘nuovo amico': un drone russo FPV inesploso, fermo a un metro e mezzo dalla sua postazione. Sorrideva anche allora, con lo spirito di chi non si lascia piegare neanche dalla guerra". E ancora: "Mi disse: ‘Sono stato in molte missioni all’estero, e a volte mi chiedevo se fossi dalla parte giusta. In Ucraina, non ho mai avuto questo dubbio’".
In attesa di una conferma ufficiale da parte delle autorità italiane, il nome di Thomas D'Alba si aggiunge a quello di altri volontari stranieri – inclusi molti italiani – che sono deceduti un Ucraina. Il mese scorso ad esempio è stata confermata la morte di Antonio Omar Dridi, 34enne originario di Palermo; a maggio invece era stata la volta del 25enne sardo Manuel Mameli, ucciso in combattimento probabilmente da un drone russo nei pressi di Pokrovsk, in un’area attualmente occupata dalle forze di Mosca.