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Giovanni ucciso a bastonate dal figlio in strada, era accorso in suo aiuto dopo una chiamata del 112

Giovanni Fresi, l’orafo di 58 anni di Arzachena colpito alla testa con un bastone e ucciso la scorsa notte dal figlio, il 27enne Michele Fresi, era accorso poco prima in strada per riportare il giovane a casa.
A cura di Antonio Palma
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Ucciso a bastonate dal figlio in strada solo perché era intervenuto in soccorso del giovane dopo una chiamata al 112 che avvertiva di un uomo in evidente stato di alterazione. Così è morto tragicamente Giovanni Fresi, l'orafo di 58 anni di Arzachena colpito alla testa con un bastone la scorsa notte dal figlio, il 27enne Michele Fresi, ora in stato di arresto.

Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, il giovane nella notte tra mercoledì e giovedì era alle prese con un gravissimo stato di alterazione psicofisica dovuto dall'uso di sostanze stupefacenti. Per questo era stato segnalato più volte da residenti e passanti del comune in provincia di Sassari. La prima segnalazione poco dopo la mezzanotte quando alcune persone hanno chiamato il 112 per avvertire di un uomo agitato che disturbava in strada, in viale Costa Smeralda.

Giovanni Fresi
Giovanni Fresi

Sul posto, insieme alle forze dell'ordine, era arrivata anche l'ambulanza del 118 per prestare soccorso al 27enne che però avrebbe rifiutato le cure. Il giovane a questo punto è stato affidato al padre che, avvertito di quanto stava avvenendo, era accorso immediatamente per riportare il figlio a casa. Poco dopo probabilmente si è consumato il delitto di cui però inizialmente non si è saputo nulla.

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Una nuova chiamata al 112, intorno alle 00:30, infatti ha segnalato di nuovo Michele Fresi, questa volta come autore di una aggressione. Una giovane ragazza di 24 anni, infatti, ha raccontato ai militari di essere stata picchiata dal 27enne dopo aver assunto droghe insieme. Mentre veniva soccorsa e trasportata in ospedale, i militari si sono messi alla ricerca del 27enne, trovandolo sempre su viale Costa Smeralda dove, con un bastone di legno, minacciava gli occupanti di alcune auto di passaggio.

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Solo a questo punto altri passanti hanno segnalato la presenza a terra in strada di un uomo esanime con una profonda ferita alla testa. Era Giovanni Fresi che giaceva sanguinante in un zona poco lontana da viale Costa Smeralda. L'uomo è stato subito trasportato in ospedale dove però è morto poco dopo. Per gli inquirenti è stato vittima del figlio che lo ha preso a bastonate in testa. Michele Fresi è stato fermato in giro scalzo e a petto nudo ed è staso necessario usare le pistole elettriche dopo che aveva colpito al volto e agli arti anche due carabinieri.

Un omicidio che ha sconvolto la comunità di Arzachena dove l'orafo era molto conosciuto. "Sono veramente incredulo di fronte a quanto avvenuto questa notte ad Arzachena. Sono sconvolto, così come lo è l'intera comunità, che si è svegliata con la tragica notizia della violenta morte di un compaesano, un amico" ha dichiarato il sindaco, aggiungendo: "Ora possiamo solo manifestare la nostra vicinanza alla famiglia ed esprimere tutto il nostro cordoglio, proclamando il lutto cittadino nella giornata che le autorità stabiliranno per i funerali, così che tutti gli arzachenesi abbiano la possibilità di stare accanto ai familiari".

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