Garlasco, nessuna traccia di sangue su impronte e nessuna impronta su Frùttolo e spazzatura: cosa è emerso

Nessuna traccia di sangue sulle impronte esaminate e su Frùttolo, piattino ed EstaThé trovati nella spazzatura di Casa Poggi non è stata trovata nessuna impronta. Sono questi i due elementi principali emersi dal secondo giorno di incidente probatorio della nuova indagine sul delitto di Garlasco che si è svolto nei laboratori della scientifica della Questura di Milano. Lo hanno spiegato i vari legali e consulenti che hanno partecipato oggi al procedimento.
I periti nominati dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli, la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchegiani, con i consulenti tecnici di parte di Andrea Sempio, Alberto Stasi e la famiglia Poggi, hanno constatato che su nessuna delle 35 pellicole di acetato con altrettanti impronte digitali sono state rilevate tracce ematiche. Si tratta delle impronte che erano state già repertate dai Ris al momento della prima indagine sul delitto di Chiara Poggi, Lo hanno confermato sia l'avvocata Giada Bocellari, che difende Alberto Stasi, sia Angela Taccia, che invece assiste Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta della Procura di Pavia sull'omicidio di Garlasco.
Sul Frùttolo, analizzato a quasi 18 anni dal delitto, così come sull'intero contenuto della pattumiera tra cui piattino ed EstaThé, invece, non sono state rilevate impronte digitali. Lo ha spiegato il consulente della famiglia di Chiara Poggi, l'ex ufficiale del Ris Marzio Capra, che ha partecipato all'incidente probatorio. "Abbiamo analizzato i reperti trovati nella spazzatura e nel salottino. Sono stati fatti tutti i campionamenti. È stata fatta una ricerca veloce e superficiale per vedere se vi erano delle impronte evidenti a occhio nudo alle luci forensi. Perché in quel caso bisognava avvisate il giudice per eventuali integrazioni dell'incidente probatorio, che è stato richiesto e autorizzato esclusivamente per il Dna. Non sono state osservate delle cose particolari", ha spiegato Capra.
I reperti saranno ora però al centro delle più importanti analisi del dna alla ricerca di eventuali tracce di altre persone presenti in casa il giorno del delitto. "La ricerca del Dna si svilupperà nei successivi giorni" ha confermato Capra. In particolare i periti nominati dalla giudice di Pavia e i vari consulenti di parte si sono dati appuntamenti al 4 luglio prossimo per l'analisi dei tamponi eseguiti tra martedì e oggi sulle cosiddette "para-adesive" e sui reperti della spazzatura della cucina della villetta Poggi, alla ricerca di eventuali tracce di Dna.