Garlasco, in aula l’ex pm Venditti accusato di corruzione: “Mai preso un euro al di fuori dello stipendio”

Oggi 14 ottobre si è tenuta l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Brescia alla presenza dell'indagato Mario Venditti: l'ex procuratore di Pavia, tramite il suo legale Domenico Aiello, aveva fatto ricorso contro i sequestri eseguiti dai carabinieri dopo che la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo su di lui per corruzione in atti d'ufficio.
Nel dettaglio per gli inquirenti Venditti avrebbe "ricevuto una somma indebita di denaro, nell'ordine di 20-30mila euro, per favorire Andrea Sempio nell'ambito del procedimento penale di cui era co-titolare in qualità di procuratore aggiunto della Repubblica". Andrea Sempio è attualmente indagato per omicidio in concorso sul delitto di Chiara Poggi. Con la stessa accusa era stato indagato nel 2017: allora Venditti, pm di Pavia, chiese e ottenne l'archiviazione del fascicolo. Secondo i legali di Sempio e dell'ex procuratore i soldi servirono per pagare le spese legali e non per il reato di corruzione. Intanto le indagini proseguono.
Il ricorso al Riesame è arrivato dopo che il 26 settembre carabinieri e guardia di finanza hanno proceduto con le perquisizioni a casa di Venditti, dei genitori e degli zii di Sempio, ma anche nella abitazioni di due appartenenti nel 2017 alla polizia giudiziaria. Tra le motivazioni dell'impugnazione da parte di Venditti c'erano "l'assenza dei gravi indizi" e "l'inesistenza dei motivi di urgenza per procedere a una perquisizione". Per la difesa, il decreto firmato dal procuratore di Brescia Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola è "un'attività esplorativa e arbitraria con cui si vuole violare la dimora e la privacy di un privato cittadino".
L'avvocato i giorni prima dell'udienza aveva spiegato: "Il mio assistito ha visto un'aggressione ingiustificata a un patrimonio di valori e di onestà costruiti in una vita. La sua immagine è compromessa, hanno distrutto un uomo perché si è trovata in un'eretica equazione (Venditti corrotto uguale assassino innocente e nuovo indagato colpevole, ndr)".
Oggi al Tribunale del Riesame si è presentato anche l'ex pm di Pavia perché ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee. "Ho la vita rovinata, non ho mai preso un euro al di fuori dello stipendio", ha precisato Venditti. Insieme al suo avvocato Venditti ha chiesto l'annullamento del sequestro dei dispositivi informatici. Il legale difensore ai giudici ha anche precisato: "Ci vuole senso di responsabilità prima di rovinare la vita delle persone. Non c'è nessuna prova della corruzione".
La pm di Brescia Claudia Moregola invece nel corso dell'udienza al tribunale del Riesame ha chiesto di respingere il ricorso della difesa: per l'accusa dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della gdf di Pavia e Brescia sono emersi "sufficienti indizi per indagare" con l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari. Precisando anche che le perquisizioni del 26 settembre non erano misure cautelari, ma "solo un'attività di perquisizione".
Venditti al termine dell'udienza è uscito dall'aula da una porta secondaria evitando così i cronisti. Ora i giudici hanno 10 giorni per decidere sulla revoca.