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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, già iniziate analisi su metà delle impronte, cosa è emerso: sulla traccia 10 non c’è sangue

Si è concluso il primo giorno dell’incidente probatorio. Stando a quanto spiegato a Fanpage.it dal consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra, “già nella giornata di oggi si è iniziato a fare i campionamenti per metà delle impronte, il resto lo faremo giovedì”. Sulla traccia 10, che è quella che suscitava più attenzione perché trovata nel 2007 nella parte interna della porta d’ingresso e non era mai stata attribuita, è stato confermato che non c’è sangue.
A cura di Giorgia Venturini
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È solo l'inizio. Si può definire così il via di oggi 17 giugno all'incidente probatorio sul delitto di Garlasco che si concluderà con la relazione dei periti davanti al giudice nell'udienza del 24 ottobre. I periti – la genetista Denise Albani e il dattiloscopista Domenico Marchigiani – avranno mesi e mesi di tempo prima di dare i loro risultati su quanto trovato sui reperti al centro dei nuovi accertamenti. Adesso è tempo di capire appunto quali sono gli oggetti e gli elementi ancora a disposizione sul caso, contando che in parte il materiale si è consumato nei precedenti accertamenti e in parte è stato riconsegnato alla famiglia Poggi e alla famiglia Stasi.

Negli uffici della Polizia scientifica tecnici e consulenti delle parti hanno visionato le impronte, ma occorrerà anche la giornata di giovedì 19 giugno per fare un elenco dettagliato di tutto per poi procedere anche sui reperti trovati nella spazzatura.

Prima di iniziare però oggi è stato preso il dna dei vari consulenti perché resteranno per tutto l'incidente probatorio vicino ai reperti per evitare una contaminazione, mentre gli avvocati si posizioneranno dietro a un vetro. Ma quanto è emerso dal primo giorno dell'incidente probatorio?

Stando a quanto spiegato a Fanpage.it dal consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra, "già nella giornata di oggi si è iniziato a fare i campionamenti per metà delle impronte, il resto lo faremo giovedì". Sembrerebbe che la principale sorpresa sia che non si procederà ad analizzare le tanto attese fascette para-adesive perché le impronte sano su fogli di acetato. O meglio: le impronte che ci si aspettava di trovare sui 35 para-adesivi invece sono state trovate su fogli trasparenti di acetilato che però potrebbero essere meno conservativi. Stando sempre a quanto spiega Marzio Capra, le impronte sono comunque tutte leggibili e utilizzabili.

Tra questi ci sarebbe anche la traccia 10, che è quella che suscitava più attenzione perché trovata nel 2007 nella parte interna della porta d'ingresso e non è mai stata attribuita: sarebbe stato confermato che non c'è sangue. Difficile, quindi, che l'impronta possa appartenere al killer nella prospettiva, ipotizzata dall'accusa, che chi ha ucciso la ragazza avesse lasciato la casa senza lavarsi le mani. L'esame sarà ripetuto su richiesta della difesa di Alberto Stasi.

Confermata l'assenza dell'intonaco dell'impronta 33, ovvero quella trovata sulla parete destra delle scale interne della villetta di Garlasco e su cui è stato trovato il corpo di Chiara Poggi. Impronta solo recentemente attribuita ad Andrea Sempio.

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