Garlasco, cosa sappiamo sull’ex pompiere e la madre di Andrea Sempio. L’avvocata: “Lui non lo ha mai visto”

Si infittisce il mistero sull'ex pompiere che è finito nelle indagini dei carabinieri sul delitto di Garlasco. Si chiamerebbe Antonio e i militari avrebbero chiesto di lui durante il colloquio con la madre di Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi, unico condannato per il delitto. Ma andiamo per ordine: i carabinieri di Milano nei giorni scorsi hanno convocato la madre di Sempio per farle qualche domanda. La donna era stata già convocata in caserma nel 2008 (anno dopo l'omicidio) e nel 2017 (anno in cui vennero archiviate le prime indagini su suo figlio).
Adesso è stata richiamata dagli investigatori, ma lei si è avvalsa della facoltà di non rispondere perché si sarebbe sentita male. In caserma è stata accompagnata dall'avvocata del figlio Angela Taccia che però – per legge – non è potuta entrare al colloquio, durante il quale i militari avrebbero chiesto alla donna qualcosa su Antonio, ovvero un ex Vigile del Fuoco oggi in pensione. Ma non è stato reso pubblico perché sono stati fatti questi accertamenti e domande su questo uomo: cosa c'entra con la madre di Andrea Sempio? E soprattutto cosa c'entra con le indagini su Garlasco?
Da quello che è emerso fino ad ora la madre di Sempio non lo vedrebbe da oltre 20 anni, avrebbero avuto solo contatti sporadici via messaggio, per scambiarsi gli auguri durante le feste. A Fanpage.it l'avvocata Angela Taccia tiene a precisare: "Andrea è molto irritato per come è stata trattata sua madre già donna visibilmente provata dalla situazione e fragile per il suo stato di salute".
E poi aggiunge: "Il nostro assistito ripete di non aver mai sentito il nome di questa terza persona né di averlo mai visto. Pregherei tutti quanti ad essere estremamente cauti anche solo nell’esprimere pubblicamente opinioni personali scevre di qualsivoglia fondamento, sia nel rispetto della famiglia Sempio che nel rispetto di questa altra terza persona".
Certo è che si continua a indagare. Per l'avvocato dei genitori di Chiara Poggi, Gianluigi Tizzoni, queste ultime notizie non intaccherebbero l'alibi di Andrea Sempio il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi. Era andato a Vigevano e aveva conservato il biglietto del parcheggio.
"Direi che anche questi presunti sviluppi – precisa l'avvocato – denotano solo una sistematica fuga di notizie rispetto alla attività degli inquirenti che oggettivamente preoccupa. Ma anche che, qualora detti presunti sviluppi avessero un qualche fondamento circa l'alibi di Sempio, non intaccherebbero minimamente la accertata responsabilità di Stasi il quale come scritto a chiare lettere nelle sentenze non solo non ha un alibi ma ha 7 gravi elementi a proprio carico. Spero che non si debbano preoccupare di trovarsi un alibi, a distanza di 18 anni, anche tutti i cittadini di Garlasco e delle zone limitrofe. Peraltro come ogni giurista dovrebbe sapere l alibi mancato in assenza di seri indizi ulteriori non costituirebbe nemmeno motivo di sospetto".