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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, contro Sempio telefonate e PlayStation. L’avvocata: “Vogliono creare un mostro senza prove”

Continuano le indagini sul delitto di Garlasco e in particolare sulla figura di Andrea Sempio, indagato per concorso nell’omicidio di Chiara Poggi. Al vaglio degli inquirenti alcune dichiarazioni sulla PlayStation e le telefonate che avrebbe fatto a casa Poggi nei giorni della tragedia. L’avvocata Taccia: “Vogliono creare un mostro senza prove”.
A cura di Ida Artiaco
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"Vogliono creare un mostro ma non hanno le prove". A parlare è Angela Taccia, avvocata di Andrea Sempio, 37enne indagato per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell'agosto del 2007, ormai 18 anni fa. A lui – secondo le ultime notizie sulle indagini in corso – apparterrebbe un'impronta (la numero 33) che fu ritrovata accanto al corpo della vittima e intorno alla sua figura avrebbero ruotato le domande che gli inquirenti hanno fatto ad Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per il delitto, e a Marco Poggi, fratello di Chiara e suo amico, nel corso degli interrogatori tenutisi rispettivamente a Pavia e a Mestre a cui sono stati chiamati (e a cui Sempio, che pure era stato convocato, non si è presentato).

Dicevamo, le prove, che secondo la legale, intervistata da La Repubblica, non ci sarebbero contro il suo assistito. "Ho il sospetto che l’indagine sia molto debole e che quindi stiano cercando di creare il mostro mediatico. Perché se l’indagine fosse forte Sempio sarebbe già stato arrestato", ha detto.

Cosa c'entrano la PlayStation e i videogiochi di Marco Poggi

Oltre all'ormai famosa impronta, al vaglio degli inquirenti ci sarebbero però anche le telefonate effettuate la mattina del delitto e le dichiarazioni contraddittorie sulla sua presenza nella casa di Chiara, riguardanti anche la Playstation. Marco Poggi, fratello della vittima, nei giorni successivi all'omicidio raccontò "che lui e i suoi amici stavano nella saletta della TV, al piano terra" o, talvolta, salivano nella camera di Chiara per utilizzare il computer. Poi, nel 2017, quando l’attenzione degli inquirenti si concentrò per la prima volta su Sempio (l'indagine venne poi archiviata), ribadì che "quando Andrea veniva da me, passavamo il tempo a giocare ai videogiochi, nella saletta giù o sul computer che era in camera di Chiara".

L’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha dichiarato sempre a La Repubblica che Sempio frequentava la tavernetta, lo stesso luogo dove fu trovato il cadavere di Chiara e l’impronta, perché lì si trovava la PlayStation usata da Marco per giocare. Ma ciò andrebbe in contrasto con quanto affermato dalla mamma e dal fratello di Chiara, secondo cui la console era collocata nella sala TV, all’interno di un mobile con quattro cassetti: nel primo si trovavano guide telefoniche e giochi, mentre nell’ultimo cassetto c’erano un videoregistratore, la PlayStation e una console Nintendo, mentre nella tavernetta pare ci fossero – sempre come riferì Marco Poggi – scaffali con bottiglie di vino, pacchi natalizi, giochi da tavolo, costumi, scatole di scarpe, libri, riviste. Quindi, nessun videogioco. Per di più, nelle foto scattate dai carabinieri il giorno dell'omicidio la console risulta posizionata in salotto.

Le telefonate di Andrea Sempio a casa Poggi

Altro elemento su cui si stanno concentrando gli inquirenti sono le telefonate che Sempio avrebbe fatto a casa Poggi il 7 a l'8 agosto 2007, quando l'amico Marco era già partito per la montagna con i genitori. Negli otto mesi precedenti non l'aveva mai fatto. Perché allora cominciare proprio quando Chiara era sola in casa a studiare? È questa la domanda a cui gli investigatori stanno cercando di dare una risposta. C’è un elenco di 38 telefonate da inizio gennaio al 13 agosto 2007. Di cui 17 chiamate dal fisso dei Poggi al cellulare di Sempio e una verso la sua abitazione. I carabinieri concludono: "L’utenza cellulare di Sempio chiama casa Poggi cinque volte in otto mesi, tre volte per avvisare del rientro di Marco a casa la sera e due volte quando Marco è già partito, ovvero il 7 e l’8 agosto".

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