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Covid 19

Gaia, morta a 27 anni per Coronavirus: genitori denunciano l’istituto in cui era ricoverata

Gaia Contini, 27enne varesina, è morta lo scorso 21 marzo all’istituto Maugeri di Veruno, nel Novarese, dove era ricoverata da settembre in attesa di un trapianto di polmoni. Solo ieri i genitori hanno saputo dai carabinieri che la 27enne è risultata positiva al Coronavirus. La famiglia ha deciso di denunciare la struttura di cura: “Nessuno ci ha avvertiti del contagio, vogliamo capire cosa sia successo”.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Il Coronavirus rischia di trascinarsi dietro, a lungo, enormi strascichi non solo psicologici per tutti coloro che hanno pianto o piangeranno la scomparsa di una persona cara, ma anche giudiziari. Sono sempre di più, infatti, le persone che, magari prese dalla rabbia del momento e dallo sconforto per l'incertezza della situazione, chiedono giustizia per i propri cari deceduti a causa del Covid-19. Degli scorsi giorni la notizia della creazione di un gruppo su Facebook, "Noi denunceremo", focalizzato su ciò che è accaduto nella Bergamasca e che conta già oltre 23mila membri. Ma storie simili arrivano anche da altre parti d'Italia.

Gaia, morta a 27 anni: era in attesa di un trapianto dei polmoni

È il caso della vicenda di Gaia Contini, 27enne varesina morta lo scorso 21 marzo per complicazioni legate al Coronavirus all'istituto Maugeri di Veruno, in provincia di Novara. Gaia era ricoverata da settembre nella struttura sanitaria, fondata nel 1972 dalla Fondazione Maugeri di Pavia: soffriva di sclerosi tuberosa, una malattia genetica, ed era in attesa di un trapianto dei polmoni. Le sue condizioni però, stando a quanto riferito dai famigliari alla testata locale "La Prealpina", erano buone, prima che arrivasse il virus a far degenerare la situazione. La zia e amministratrice di sostegno della ragazza ha spiegato che la nipote ha iniziato ad avere febbre alta dal 12 marzo: dallo stesso giorno le visite sono state sospese e Gaia ha potuto informare delle sue condizioni i famigliari solo tramite videochiamate e messaggi.

La famiglia ha saputo solo dopo la morte che Gaia era positiva al Coronavirus

L'ultimo contatto tra la giovane e la sua famiglia è stato il 19 marzo: poi, due giorni dopo, il decesso. Solo ieri i carabinieri della stazione di Sesto Calende hanno comunicato ai famigliari l'esito, positivo, del tampone per il Coronavirus. I genitori e la zia della ragazza hanno deciso di sporgere denuncia per capire se la loro Gaia sia stata curata in modo adeguato e se la sua morte poteva essere evitata. Sarà naturalmente la magistratura ad accertare eventuali responsabilità. Nel frattempo resta il dolore della famiglia, che lamenta presunte mancanze da parte della struttura sanitaria: "Gaia è morta sola, senza neppure poterci salutare", hanno riferito, una situazione purtroppo comune a tante persone affette da Covid-19. "Nessuno ci ha avvertiti del contagio, vogliamo capire cosa sia successo".

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