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Incidente Funivia Stresa-Mottarone

Funivia Stresa Mottarone, sequestrati i video: telecamere di sicurezza riprendono l’ultima corsa

I video della tragedia del Mottarone registrati dalle telecamere di sorveglianza sono stati sequestrati nelle indagini sulla tragedia che domenica ha spezzato la vita di 14 persone. Il sistema frenante di sicurezza della funivia “non ha funzionato”, ha fatto sapere il procuratore. Per ora non c’è nessun indagato.
A cura di Susanna Picone
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Nell’inchiesta della procura di Verbania, che indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose dopo la tragedia della funivia Stresa-Mottarone, oltre alla documentazione cartacea che accerta i vari controlli di manutenzione dell’impianto sono finiti anche tutti i video delle telecamere del sistema di sorveglianza della struttura finita sotto sequestro. Anche immagini relative ai giorni precedenti al drammatico incidente di domenica che ha causato 14 vittime che possano aiutare a capire eventuali anomalie e spiegare la tragedia del Mottarone. Nei video – le telecamere sono puntate sulla zona dell’arrivo delle cabine con diverse angolazioni – si vede anche l’ultima corsa interrotta a pochi metri dalla vetta quando si è spezzato il cavo trainante e la cabina ha scarrellato verso il basso a velocità crescente dato che il freno di sicurezza non è entrato in funzione impedendo alla cabina di restare ancorata ai due cavi portanti. Il malfunzionamento dei freni ha fatto urtare la cabina contro un pilone: la funivia si è schiantata al suolo e ha iniziato a rotolare verso valle, finendo la sua corsa contro alcuni alberi. La chiamata di emergenza è stata lanciata, intorno alle 12.15 di domenica 23 maggio, da una persona che si trovava in zona e che ha assistito alla caduta della cabina della funivia.

Al momento non ci sono indagati

Sarà la consulenza tecnica che verrà disposta dal Procuratore della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi e dal sostituto Laura Carrera a dire cosa è accaduto con esattezza. Al momento l’indagine resta contro ignoti ma presto potrebbero arrivare i primi indagati: c’è da sciogliere il nodo della proprietà, che il sindaco di Stresa Marcella Severino sostiene essere ancora in capo alla Regione Piemonte, dato che non sarebbe stata completata la procedura di cessione prevista dall'accordo di programma stipulato nel 2014, e il ruolo delle diverse società coinvolte, nella gestione e nella manutenzione dell'impianto. Ci sono il gestore Ferrovie del Mottarone, la società che ha eseguito l’ammodernamento nel 2016, l’azienda che certifica la funzionalità delle strutture funiviarie, la Leitner che si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria e che ha comunicato di aver fatto le ultime verifiche il 3 maggio e quanti stavano lavoravano al momento dell’incidente. Sul luogo dell’incidente sono arrivati ieri il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e la sindaca Marcella Severino.

Medici iniziano il risveglio del bimbo sopravvissuto

Il bilancio dell’incidente avvenuto a Stresa è di 14 morti, unico sopravvissuto è un bambino di 5 anni ricoverato in gravi condizioni. "La risonanza magnetica non ha evidenziato danni neurologici sia a livello cerebrale sia a livello del tronco encefalico: questo ci autorizza a cominciare un cauto risveglio del bambino", le parole del direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle. Il bambino, che nella tragedia ha perso la sua famiglia, non è fuori pericolo ma c’è "un cauto ottimismo” da parte dei medici. Il bimbo è stabile al momento, ma la prognosi resta riservata.

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