Fu sfregiata con l’acido, Lucia Annibali benemerita dell’Arma dei Carabinieri

Lucia Annibali, l'avvocatessa urbinate fatta sfigurare con l'acido dall'ex fidanzato Luca Varani, è stata nominata socia benemerita dell'Associazione nazionale dei carabinieri-Sezione di Pesaro come “simbolo della forza, del coraggio e della ferma riaffermazione dei principi di legalità”. Un altro riconoscimento importante per la donna, che dopo l’agguato di cui è stata vittima nell’aprile del 2013 fu nominata anche Cavaliere dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano. “Voglio bene ai carabinieri. Per me rappresentano una famiglia”, così la Annibali ricevendo il nuovo riconoscimento. All’avvocato sono state consegnate le insegne dell'Associazione – un foulard, il cappellino e la borsa – la tessera e una targa. La candidatura di Lucia Annibali era stata avanzata dal generale di brigata Guglielmo Conti, coordinatore provinciale del sodalizio e la cerimonia, in forma solenne, si è svolta presso il Comando Legione Carabinieri Marche ad Ancona, alla presenza del generale comandante Claudio Cogliano. I vertici nazionali dell'Associazione hanno spiegato, accogliendo la candidatura, che “Lucia, con i suoi propositi di dedizione verso gli ustionati, costituisce un modello che rende nobile la sua azione in linea con i valori etici che l'Arma dei Carabinieri promuove tra i suoi uomini in servizio attivo e chi prosegue la propria missione nella società civile”.
L’agguato a Lucia Annibali e la condanna di Luca Varani
Lucia Annibali fu vittima di un agguato il 16 aprile dello scorso anno, mentre stava rientrando nella sua casa di Pesaro. Uno sconosciuto le gettò dell’acido sul volto sfigurandola. Ferita gravemente, Lucia ha da allora intrapreso un lunghissimo percorso di cura caratterizzato da decine di interventi chirurgici ed è diventata un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Furono i carabinieri di Pesaro a individuare e arrestare i responsabili del gesto: in manette finirono Luca Varani, un avvocato con cui la Annibali aveva avuto una relazione, e due sicari albanesi. Quest’ultimi erano stati ingaggiati da Varani affinché colpissero e sfigurassero la donna che lo aveva lasciato. Lo scorso marzo Varani è stato condannato a venti anni di reclusione, mentre i due albanesi sono stati condannati a 14 anni. Qualche settimana fa Varani, che è rinchiuso nel carcere di Castrogno, ha tentato il suicidio in cella. È stato trovato appeso con un lenzuolo alle sbarre della finestra.