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Francesca ha perso il reddito di cittadinanza: “Assistevo mia madre disabile, ora non so come vivere”

Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di Francesca, 53enne di Taranto: “Per tutta la mia vita sono stata una caregiver, non sono mai stata sposata e non ho figli. Ho cominciato ad assistere mia madre, una disabile molto grave. Ora è morta e senza reddito di cittadinanza non so come vivere”.
A cura di Redazione
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Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di Francesca, una lettrice che ha raccontato la sua esperienza con la sospensione del Reddito di Cittadinanza:

"Mi chiamo Francesca, vivo in provincia di Taranto anche se sono tarantina, avrò 53 anni in autunno e per tutta la mia vita sono stata una caregiver, non sono mai stata sposata e non ho figli. Ho cominciato ad assistere mia madre, una disabile molto grave, solo letto e sedia a rotelle, dall'età di 12 anni, ed ho finito quando di anni ne avevo 48 a causa della sua morte per una forma di leucemia.

Ho come titolo di studio la terza media e non ho mai lavorato perché mia madre non poteva essere lasciata sola, io mi sono sempre occupata di tutto fin dalla giovane età, mio padre era inesistente in tutto, ed ho un fratello che si è fatto la sua vita e vive lontano. Lei era la mia famiglia per affetto e per supporto, anche economico.

Abbiamo avuto una vita travagliata. Mamma ha fatto 2 cause affinché le fosse riconosciuto l'accompagnamento anche se era lampante anche per un cieco che le spettava nelle sue condizioni. Alla sua morte mi sono ritrovata sola e senza sostegno ed ho da prima venduto quel poco di oro che avevamo per pagare le spese e poi mi sono messa a cercare un impiego ma senza esperienza, fuori con l'età e senza un titolo di studio non ho trovato altro che un lavoro nero e mal retribuito.

Le assistenti sociali del mio comune conoscevano già la nostra situazione, ma era poco ciò che potevano fare. Quindi nel 2019 ho fatto domanda per RDC che ho ottenuto, sono stata chiamata dal centro per l'impiego ed ho firmato la disponibilità al lavoro. Nel frattempo ho continuato a cercare un impiego ma per le difficoltà di cui sopra la cosa non è mai cambiata.

Ad oggi non ho ancora ricevuto ne l'sms ne la mail dall'Inps che mi comunica la fine del mio RDC, ma non rientrando più nelle nuove categorie penso che sia finito a fine luglio 2023. L'unica cosa che ci tengo a sottolineare dopo l'infame campagna contro i percettori (non è colpa delle persone oneste se nessuno ha fatto i controlli contro i ladri) è che io in tutta la mia vita non sono mai stata seduta al divano o davanti ad un bar aspettando che mi piovessero i soldi dal cielo perché ho dedicato la mia vita ad un altro essere umano che altrimenti sarebbe finito in istituto con aggravio per lo Stato. Purtroppo in questo Paese non frega niente a nessuno.

Toglietemi il reddito, giustissimo, ma datemi un lavoro che mi paghi ciò che valgo. Sicuramente molti leggendomi penseranno che a me piace l'assistenzialismo ma se in questo paese ci fosse buona volontà e criterio nel fare le cose, l'RDC sarebbe stato migliorato e le persone come me avrebbero messo a servizio la propria opera tramite i PUC per migliorare città sporche e degradate e tutto quello che è possibile fare per la comunità in cui si vive quando c'è buona volontà e responsabilità.

Non tutti siamo ladri e il RDC ci ha permesso in pandemia di non compiere atti scellerati contro noi stessi. La fame e la solitudine sono pessime consigliere e il RDC ci ha dato la speranza di poter essere utili a qualcuno quando ben impiegati".

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