Fidanzati uccisi a Pordenone, i parenti del pesista suicida: “Legame coi delitti”

Potrebbe esserci un legame tra il duplice omicidio di Pordenone e la morte di Gianfranco Manconi, il pesista sardo che si è tolto la vita lo scorso 17 febbraio a Bosa Marina (Oristano). Secondo quanto riportano diverse fonti, infatti, i parenti del pesista avrebbero presentato una denuncia per sollecitare i Carabinieri a indagare sull'ipotesi di istigazione al suicidio. Temono, infatti, che tra la morte del 38enne e il duplice delitto di Pordenone, dove a marzo stati uccisi i due fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone, possa esserci un legame. Gianfranco Manconi, è quanto ipotizzano parenti e amici, aveva paura, riceveva telefonate minacciose relativi al suo recente passato a Pordenone. Uno avrebbe anche parlato di una conoscenza tra Manconi e Teresa Costanza, una delle due vittime di Pordenone. I due, da quanto emerso, avrebbero fatto amicizia durante una serata in un locale notturno, in cui lui svolgeva il lavoro di buttafuori e lei quello di ragazza immagine. Il nome del pesista suicida, inoltre, era collegato all'Associazione pesistica pordenonese – frequentata da Trifone Ragone – a causa di una gara di panca orizzontale, vinta nel 2009.
Intanto, secondo quanto riporta il Messaggero Veneto, questa potrebbe essere una settimana importante per la soluzione del duplice omicidio di Pordenone. Sarebbe infatti arrivato il via libera alla lettura dei contenuti delle pagine Facebook riconducibili alle due vittime, Teresa Costanza e Trifone Ragone. La Procura di Pordenone aveva chiesto di accedere ai profili delle vittime e alle loro conversazioni private, comprese quelle chat. Da questi dati, gli inquirenti – che già dispongono di alcune conversazioni – contano di avere maggiori informazioni sulla vita privata della coppia. Inoltre in questi giorni, scrive ancora il quotidiano, potrebbero essere consegnati agli investigatori anche gli esiti della perizia balistica e i primi risultati delle analisi di laboratorio eseguite dai carabinieri del Ris di Parma.