Fiat, tutti i dipendenti di Mirafiori in cassa integrazione

Non era mai successo: per la prima volta la Fiat lascia a casa tutti i suoi operai. Lo fa nello stabilimento simbolo della fabbrica d'auto, quello di Torino Mirafiori. Dunque le 5.400 tute blu saranno in cassa integrazione; provvedimento è previsto il 14, 15 e 21 giugno; il 12, 13 e 19 luglio. La cig riguarda tutti i lavoratori impiegati nelle strutture centrali Fiat. La messa in cassa integrazione degli impiegati è una pessima notizia – commenta Edi Lazzi, responsabile della V Lega Fiom di Torino – I timori riguardo l'indebolimento dell'azienda e al suo disimpegno dal nostro paese, dopo questa decisione, incominciano drammaticamente ad assumere una forma concreta". Non va bene nemmeno Termini Imerese, dove 300 operai della ex fabbrica siciliana hanno bloccato l'autostrada Palermo-Catania.
Il ministro Corrado Passera rassicura, ma il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, "Il sindacato non accetterà che Fiat possa semplicemente chiudere e licenziare". Altri giorni di cassa integrazione erano già programmati per il 22 giugno e il 20 luglio quando lo stabilimento torinese resterà chiuso utilizzando i permessi personali dei lavoratori. Infine, nella mappa delle tensioni cresce quella a Cassino, altra fabbrica legata al Lingotto: lì vengono prodotte circa 220mila auto all'anno a fronte delle 400mila previste. Oggi in Borsa A Piazza Affari ultima giornata per la negoziazione delle azioni privilegiate e di risparmio che da lunedì saranno tutte convertite in ordinarie. Fiat guadagna lo 0,72% e Fiat Industrial lascia il 2,89 per cento.