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Ferrara, morto bimbo nato da mamma intubata per Covid: “L’ha stretto per la prima e ultima volta”

Si è spento all’ospedale di Cona (Ferrara) il piccolo Rayt, bimbo di origine marocchina nato lo scorso 15 aprile mentre la mamma era intubata per Covid. Partorito prematuro proprio a causa delle condizioni della donna, che è uscita dal coma, è sempre rimasto in terapia intensiva. “L’ha stretto a sé per la prima e per l’ultima volta”, ha detto il papà.
A cura di Ida Artiaco
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È morto a soli 40 giorni di vita il piccolo Rayt, bimbo di origine marocchina nato lo scorso 15 aprile mentre la mamma era intubata per Covid. Il dramma si è verificato sabato scorso all'ospedale di Cona, in provincia di Ferrara. Il neonato, stando a quanto riporta Il resto del Carlino, si è spento sabato sera. Partorito prematuro proprio per le condizioni della madre, una donna di 35 anni che è stata a lungo ricoverata in rianimazione dopo essere risultata positiva al Coronavirus, è sempre rimasto in terapia intensiva. Era nato con un peso di poco più di due chili. La donna, in ripresa e uscita dal coma, è in fisioterapia, ma è riuscita a vederlo solo venerdì, per la prima volta, un giorno prima della morte. "L'ha stretto a sé per la prima e per l'ultima volta", ha detto il padre al quotidiano. L'8 maggio, sempre all'ospedale di Ferrara, era morta la madre della donna e nonna del bambino, 71 anni, che era stata ricoverata quasi in contemporanea con la figlia.

Il dramma della famiglia del piccolo Rayt comincia a marzo scorso quando la mamma Hanane, che ha già due figli più grandi, viene contagiata dal Coronavirus. Le sue condizioni sono talmente gravi che viene ricoverata e poi intubata all'ospedale di Cona dove il 15 aprile nasce con un parto cesareo il bambino, negativo al Covid. Il bimbo pesa due chili e 600 grammi, tuttavia, avendo di fatto assorbito le cure massicce di morfina che mantenevano in coma farmacologico la mamma, Rayt è intubato in terapia intensiva neonatale nella speranza che, con le settimane, le sue condizioni migliorassero. Ma così non è stato. Inoltre, pur non essendo mai risultato positivo al virus, il piccolo alla fine si è arreso a manifestazioni di fatto riconducibili al Covid, compresi alcuni episodi trombotici. Un fatto sconvolgente, riferisce papà Radouani Ben Zouini, "anche a detta del personale dell’ospedale che, purtroppo, sabato sera mi ha dato questa bruttissima notizia". L'uomo ha anche lanciato dalle pagine del Resto del Carlino al sindaco del Comune di Cento: "Dopo la nascita di Rayt, mi aveva telefonato e aveva promesso di aiutarci; non chiediamo il mondo, ma almeno di essere esentati dai diritti cimiteriali che per noi vuol dire tanto, visto che viene richiesta in nome del Comune di Cento, dove abbiamo scelto di vivere e dove speriamo, presto, di poter ritrovare un po' di serenità".

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