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Omicidio Giulia Cecchettin

Femminicidio Giulia Cecchettin, a Filippo Turetta contestata la premeditazione: Procura chiude indagini

L’inchiesta sul femminicidio di Giulia Cecchettin è chiusa: la Procura di Venezia si appresta a chiedere il processo per Filippo Turetta, l’ex fidanzato reo confesso dell’omicidio. Il capo d’imputazione è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, porto d’armi continuato e occultamento di cadavere.
A cura di Susanna Picone
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Filippo Turetta e Giulia Cecchettin
Filippo Turetta e Giulia Cecchettin
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La Procura di Venezia ha chiuso le indagini su Filippo Turetta, il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata sequestrata e poi uccisa l'11 novembre dell'anno scorso. Un femminicidio che Turetta, arrestato dopo una fuga di una settimana e ora detenuto nel carcere di Verona, ha confessato subito dopo i fatti. Per questa mattina il Procuratore di Venezia Bruno Cherchi ha convocato una conferenza stampa a Venezia "per comunicazioni relative al procedimento penale nei confronti di Filippo Turetta".

Le accuse contestate a Filippo Turetta per l'omicidio di Giulia Cecchettin

Il capo della procura veneziana incontra i giornalisti per annunciare dunque le novità sul caso dopo mesi di indagini e anche i riscontri scientifici delle analisi dei Ris di Parma sulla macchina dell’uomo accusato di femminicidio. Ha spiegato che a Turetta viene contestata la premeditazione: il capo d'imputazione formulato dalla Procura nei confronti del giovane è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, porto d'armi continuato e occultamento di cadavere.Per lui c'è anche l'accusa di stalking.

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La chiusura delle indagini su Turetta arriva a sei mesi dal femminicidio di Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo scomparsa insieme al suo ex lo scorso novembre dopo una cena insieme e poi ritrovata morta, dopo giorni, nei pressi del lago di Barcis. Turetta, invece, venne rintracciato poche ore dopo il ritrovamento del corpo della ragazza: con la sua Punto Nera era arrivato fino in Germania. Riportato in Italia, da allora è detenuto nel carcere di Verona.

L’autopsia ha stabilito come la studentessa – che proprio in quei giorni avrebbe dovuto laurearsi – sia morta la sera della scomparsa tra i capannoni della zona industriale di Fossò distante sette minuti di auto da Vigonovo, luogo della prima aggressione in un parcheggio a pochi metri da casa. Fatale uno shock emorragico dovuto alle tante coltellate subite. I risultati dell'autopsia, come gli altri accertamenti compiuti in questi mesi, hanno consegnato ai magistrati un quadro più chiaro sull'omicidio.

Per Turetta non ci sarà il rito abbreviato

Non sarà percorribile la via del rito abbreviato, per il cambio dell'imputazione da omicidio volontario a premeditato, ha precisato il Procuratore capo di Venezia in conferenza stampa. Per la fissazione dell'udienza preliminare, Cherchi ha aggiunto che "ci saranno i tempi tecnici necessari alla difesa per controllare, vedere, compulsare il fascicolo processuale, che è rilevante. Ci sono tutte le consulenze che dovranno essere valutate, anche se sono state fatte con la partecipazione della difesa fin dall'inizio. Fatto questo penso che i tempi saranno brevi".

Il procuratore è apparso anche preoccupato per l'eco mediatico che ha avuto il caso e sulle conseguenze che potrebbe avere in vista del processo al 22enne. "Bisogna considerare che in corte d'Assise la giuria è popolare" ha detto riferendosi alle possibili pressioni che l'opinione pubblica potrebbe esercitare "anche solo indirettamente". "Pressioni che possono avere toccato Turetta che ha tutto il diritto di difendersi dalle accuse che gli vengono contestate quando saremo al processo" ha aggiunto Cherchi.

Filippo Turetta aveva premeditato l'omicidio della ex fidanzata Giulia

Turetta "aveva pianificato nel dettaglio l'omicidio di Giulia Cecchettin, compreso l'occultamento del cadavere, e la sua fuga", ha detto il Procuratore di Venezia spiegando che questo è quanto emerge dalle indagini dei Carabinieri, dall'autopsia, e dalla perizia dei Ris. La pianificazione, quindi la premeditazione del delitto, è evidenziata dagli acquisti, documentati, fatti prima dell'atto criminoso, comprese le mappe stradali, lo studio dei percorsi programmato attraverso internet, anche il luogo dell'abbandono del corpo della ragazza. Per la fuga poi avrebbe acquistato anche materiale per la propria sopravvivenza. "L'attività – ha detto Cherchi – è stata fatta su dati obiettivi, indipendenti dalle dichiarazioni di Turetta, che sono difensive. Il lavoro è stato fatto sulla ricostruzione dei fatti".

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