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Femminicidi in Italia: oltre 100 donne uccise quest’anno, quasi la metà da partner o ex

I drammatici dati sui femminicidi in Italia raccolti dal report “Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, pubblicato in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante anni di lotte e campagne di sensibilizzazione per costruire un’effettiva parità di genere, la violenza contro le donne è purtroppo un fenomeno ancora tristemente attuale.

La conferma arriva dai drammatici dati sui femminicidi e le violenze sulle donne nel nostro Paese nel corso del 2022, raccolti dal report interforze "Il pregiudizio e la violenza contro le donne", pubblicato in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che l'Assemblea generale delle Nazioni unite ha designato per il 25 novembre.

La violenza spesso in ambito familiare-affettivo

Dati drammatici, come detto, visto che dall’inizio dell’anno ad oggi sono state uccise oltre cento donne. Riguardo ai primi nove mesi di quest'anno a cui si riferisce il report, dei 221 omicidi registrati, ben 82 hanno avuto vittime femminili. In ambito familiare-affettivo sono stati registrati 97 omicidi, dei quali 71 con vittime femminili; di queste, ben 42 hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex.

I reati da Codice rosso

Nello stesso periodo sono state 4.416 le violenze sessuali (+9% rispetto al 2021) con oltre il 92% delle vittime donne. Per quanto riguarda invece i reati introdotti nel 2019 dal cosiddetto Codice rosso, che prevede una corsia prioritaria per la trattazione di reati contro le donne, in questi primi mesi si registra, rispetto allo scorso anno, un ulteriore aumento delle violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento (+12%) che rappresenta anche il reato più diffuso in questi tre anni di applicazione del Codice Rosso.

I reati-spia di una violenza di genere in atto

Aumentano poi anche le lesioni con deformazioni o sfregio permanente al viso (+17%), diminuiscono al contrario i reati di costrizione o induzione al matrimonio (-53%) e il revenge porn (-20%) che nei tre anni di applicazione del Codice Rosso è il secondo reato più diffuso.

Per quanto riguarda i cosiddetti reati-spia, indicatori di una violenza di genere in atto, nei primi nove mesi del 2022 diminuiscono del 17% anche gli atti persecutori, cosiddetto stalking, reato che colpisce le donne nel 75% dei casi; così come diminuiscono dell’8% i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che interessano le donne nell’81% dei casi: aumentano del 9% le violenze sessuali, che nel 92% dei casi hanno come vittime delle donne (di cui il 27% minorenni).

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