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Famiglia che vive nel bosco

Famiglia nel bosco, il sindaco di Palmoli offre una casa gratis: “Già fatto dopo l’intossicazione da funghi”

Il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, ha rilanciato l’offerta di una casa gratuita in paese per la famiglia dei boschi di Chieti. Il primo cittadino ha raccontato di aver proposto questa soluzione subito dopo l’intossicazione da funghi per evitare l’allontanamento dei minori.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, ha offerto ai genitori dei bambini cresciuti nei boschi di Chieti e ora trasferiti in casa famiglia, un'abitazione in paese dove vivere gratuitamente con i figli. Il tutto sarebbe accaduto un anno fa, quando la famiglia anglo-australiana si è recata in ospedale per un'intossicazione da funghi. Genitori e figli, in quell'occasione, avevano accettato di soggiornare nella casa messa a disposizione dal Comune e vi sono rimasti per circa 10 giorni per poi tornare nella casa nel bosco.

A raccontarlo è stato proprio Masciulli, che ha voluto rilanciare la sua offerta per ricongiungere il nucleo familiare. Nell'ordinanza per l'allontanamento dei bambini, infatti, si legge che il contesto nel quale vivevano appariva "precario", con l'assenza di un bagno interno con acqua corrente e l'impossibilità di utilizzare elettricità e riscaldamenti.

La casa in paese offerta dopo l'intossicazione da funghi

"Ci siamo attivati fin dal giorno dell'incidente per l'intossicazione da funghi – ha specificato – che ha coinvolto l'intero nucleo familiare. Da quel momento abbiamo sempre cercato di prevenire l'allontanamento dei bimbi e il collocamento nella struttura protetta". Il sindaco ha sottolineato di aver appreso in via informale delle criticità strutturali e igienico-sanitarie della casa nella quale i due coniugi vivevano con i tre figli. Il tutto è stato evidenziato anche in una relazione dei carabinieri, che avevano parlato di "rudere". "In quel momento ci siamo attivati mettendo a disposizione l'abitazione nel centro di Palmoli a nostre spese. Una casa con tre camere da letto, cucina, soggiorno, due bagni, ripostigli e utenze. Al ritorno dall'ospedale la famiglia aveva accettato ed è stata in quella casa per 10 giorni, poi ha deciso di tornare nella loro proprietà".

L'abitazione in pietra nei boschi di Chieti, spiega il primo cittadino, è stata riadattata dalla famiglia anglo-australiana che l'ha acquistata nel 2021. "Sono state staccate le utenze, è stato demolito il bagno e messo un altro gabinetto a secco all'esterno per adeguare la dimora a una modalità di vita compatibile con l'ambiente. Il Comune ha insistito con l'alloggio in paese perché volevamo garantire a questa famiglia un posto sicuro per tutto il periodo necessario alla ristrutturazione dell'edificio in campagna".

La casa, infatti, dovrà essere ristrutturata per permettere il ricongiungimento familiare. In un'intervista a Fanpage.it, l'avvocato che assiste i due coniugi, il legale Giovanni Angelucci, ha parlato di un progetto di ristrutturazione realizzato per essere depositato nei prossimi giorni. La richiesta del Tribunale è quella di costruire un bagno (che in questo caso sarebbe con fitodepurazione) e una camera da letto in più per i bambini.

"Il Comune di Palmoli, come tutti i comuni d'Italia, non ha interesse al collocamento dei minori in casa famiglia. Le spese sono totalmente a carico del bilancio comunale con rischi di squilibri finanziari. È molto meglio per le tasche del Comune e per il benessere dei minori, aiutare la famiglia" ha sottolineato Masciulli in un'intervista a Il Centro.

La scuola e il tentativo di inserimento in un istituto di Palmoli

Sulla scuola si scioglie invece un altro nodo. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha infatti evidenziato che risulta regolarmente espletato l'obbligo scolastico attraverso l'educazione domiciliare con appoggio a una scuola autorizzata. Lo stesso avvocato Angelucci a Fanpage.it aveva parlato della copia di un documento emesso dall'Istituto Comprensivo scolastico locale in cui si autorizzavano i genitori ad avvalersi dell'istruzione parentale per tutti e 3 i figli per l'anno scolastico 2025-2026. Il documento ratificava anche l'idoneità del passaggio dalla seconda alla terza elementare per la figlia maggiore dei due coniugi al centro delle polemiche.

Il sindaco di Palmoli ha sottolineato di aver contattato il dirigente scolastico per favorire l'inserimento dei bimbi nella scuola statale del paese, anche con la compresenza dei genitori in aula, ma che dopo un primo colloquio, i due coniugi avevano voluto continuare con la scuola parentale.

L'accordo con i servizi sociali

I servizi sociali avevano concordato un programma operativo, sottoscritto dai genitori e dal loro legale, per ristrutturare il fabbricato e sottoporre i minori alle visite sanitarie previste per legge. L'accordo è però fallito perché la famiglia, dopo aver avviato alcuni lavori, non ha voluto procedere con gli accertamenti sanitari, consegnando ai servizi sociali una richiesta di 150mila euro per le visite mediche. "Dalla data del primo provvedimento del giudice – continua il primo cittadino – emesso il 23 aprile 2025, sono passati circa 7 mesi durante i quali la famiglia avrebbe potuto collaborare con i servizi sociali. Il collocamento in struttura è arrivato dopo questi mesi e dopo 14 mesi dall'intossicazione da funghi".

L'amministrazione comunale ha chiesto ora alla famiglia dei boschi di Chieti di accettare, anche solo temporaneamente, l'alloggio messo a disposizione a titolo gratuito dal Comune per permettere il riaffido dei bimbi ai genitori. "Piano piano si provvederà alla ristrutturazione dell'abitazione, concordando le modalità operative con i servizi sociali per dare soluzione alle altre criticità evidenziate".

Il papà dei bambini dei boschi di Chieti in silenzio Stampa

"Grazie a tutti, ma non ho più intenzione di rilasciare dichiarazioni ai media" ha sottolineato il papà dei minori di Chieti durante la trasmissione Lo Stato delle cose, condotto da Massimo Giletti. Il giornalista ha giurato durante la diretta di aver raggiunto poche ore prima l'accordo con l'avvocato della famiglia, Giovanni Angelucci, per far parlare il papà dei minori ora in casa famiglia.

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