Famiglia nel bosco, i bimbi saranno ascoltati di nuovo senza genitori: “Uno aveva una bronchite non curata”

Saranno di nuovo ascoltati dal tribunale per i minori dell'Aquila i tre bimbi della famiglia che abitava nella casa nel bosco a Palmoli (Chieti), ma senza i genitori.
È quanto si legge nel provvedimento con cui la Corte d'Appello dell'Aquila ha respinto pochi giorni fa il ricorso dei legali contro l'ordinanza di sospensione della responsabilità genitoriale e il conseguente trasferimento dei minori in una casa famiglia.
"L'ascolto dei minori – scrivono i giudici – dovrà essere rinnovato con la partecipazione di un interprete e all'esito della maturazione delle condizioni che consentono ai minori di esprimersi liberamente al riparo da potenziali condizionamenti dei genitori o delle altre controparti".
I giudici: "Quadro complesso, criticità sanitarie e scolastiche"
Nelle 23 pagine dell'ordinanza firmata dalla presidente di Corte d'Appello Nicoletta Orlandi emerge un quadro complesso. A favore della famiglia ci sarebbero gli "apprezzabili sforzi di collaborazione" lungo la strada di abbattere "il muro di diffidenza" precedentemente mostrato ma anche criticità da un punto di vista sanitario e scolastico.
La Corte conferma la possibilità di avvalersi dell'istruzione parentale, ma evidenzia come per la figlia maggiore non esisterebbe documentazione relativa al primo anno. I giudici sollevano dubbi sui certificati con cui negli anni è stato valutato il suo grado di istruzione.
"Va evidenziato – scrivono i giudici – come le valutazioni di idoneità contrastino in modo eclatante con le condizioni di istruzione verificate dopo l'inserimento in casa famiglia, ove è emerso che la bambina non sa leggere e scrivere, né in inglese né in italiano".
Tra le motivazioni che hanno portato al rigetto del ricorso ci sarebbe anche "una bronchite acuta con broncospasmo non segnalata e non curata dai genitori" riscontrata in una dei tre figli di Catherine Birmingham e Nathan Trevallion lo scorso 20 novembre.
Quando i bambini, due gemelli maschio e femmina di 6 anni e una femmina di 8, sono stati allontanati dal casolare tra gli alberi di Palmoli e portati nella casa famiglia di Vasto dove si trovano tutt'ora per ordine del Tribunale dei minori dell'Aquila. I giudici hanno rimandato ai colleghi minorili valutazioni sulle istanze portate dai legali della famiglia anglo-australiana.
Lo scorso 4 dicembre, dopo l'udienza di comparizione al Tribunale per i minori dell'Aquila, i giudici si sono riservati e in molti si aspettano una decisione proprio in corrispondenza del Natale.
I legali replicano all'Anm Abruzzo
"Restiamo perplessi dinanzi all'intervento della Anm Abruzzo. Non è condivisibile che si entri nel merito, ma ancora meno condivisibile è esaltare la correttezza della ordinanza di allontanamento dei minori. La magistratura non solo deve essere terza ma deve anche apparire tale".
Lo scrivono in una nota Marco Femminella e Danila Solinas, i legali della ‘famiglia nel bosco' hanno replicato così al comunicato diffuso ieri dai magistrati abruzzesi contro gli attacchi del governo all'operato dei giudici della corte d'Appello.
"Non sappiamo dove la Anm abbia desunto la necessità di un ‘lungo' percorso né tantomeno quale sia la competenza che la stessa abbia per entrare nel merito – aggiungono -. Queste dichiarazioni rischiano di contribuire a creare confusione restando lontane dalla tutela di diritti perseguiti. Rinnoviamo l'auspicio affinché l'esercizio della giurisdizione resti nei luoghi deputati".
"C'è stato un attacco scomposto e offensivo nei confronti dei giudici da parte dei ministri Salvini e Roccella, espresso peraltro in mancanza di conoscenza del provvedimento, perché le motivazioni non sono ancora uscite. E comunque è inaccettabile il tono", aveva detto Virginia Scalera, giudice del tribunale di Pescara e presidente della sezione abruzzese.
"Abbiamo l'impressione chiara che sia un modo per riattivare l'attenzione dell'opinione pubblica, strumentalizzando una storia significativa in ottica referendaria. Ogni volta si additano i giudici, si parla di sequestro di bambini. Stigmatizziamo gli attacchi del Governo", aveva aggiunto, richiamando al "rispetto della separazione dei poteri e il rispetto istituzionale dovuto a chi sta facendo il suo lavoro".